Lingua   

Picciridda

Giulia Piccoli
Lingua: Italiano


Giulia Piccoli


Mio padre mi ha insegnato che non devo mai parlare
mia madre mi ha cresciuta con il senso dell’onore
papà che mi portava sulla moto senza il casco
la mamma nascondeva sempre il suo rossetto rosso,

la picciridda sua proprio come sua sorella
Paolo mi ha raccolta e messa in una bolla
è stata una carezza che ha curato il mio sorriso.
Agnese mi vestiva su misura con il raso.

Dondolo
seduta sul balcone
guardo giù e non respiro.
Come fanno le balene.

Dondolo
seduta sul balcone
e non so più camminare
come fanno le persone

Mi invade una sottile e cupa oscurità
perché vince chi è più bravo a truffare vita e libertà
Una rosa bianca io vi chiedo per favore
non voglio più sentire parlare dell’onore.

Forse non lo sai con chi stai parlando?
Forse non lo sai che hai di fronte
e dargli due euro a te non costa niente
li conosco tutti tieni la bocca chiusa
baciamo le mani e avremo ogni cosa


Dondolo
seduta sul balcone
guardo giù e non respiro.
Come fanno le balene.

Dondolo
seduta sul balcone
e non so più camminare
come fanno le persone

non mi mancheranno gli abbracci con il freddo
o la mano che mi tiene proprio quando sto cadendo
ma preferisco andarmene che stare in questa vita
da qui la lascio andare io mi chiamavo Rita



Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org