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L’Alberto e i patrioti

Gianni Siviero
Lingua: Italiano




L’Alberto era un signore di Giussano
abituato a girare in armatura
con lo scudo la lancia e lo spadone
diciamo che metteva soggezione
chiamò i lombardi sotto il gonfalone
dietro al Carroccio tutti in processione
e li portò all’assalto dei tedeschi
che si erano piazzati da padroni

Gli è andata bene e noi siamo contenti
perché i tedeschi ci piacciono giù a Rimini
quindi sarebbe giunto anche il momento
di invitare i patrioti a darci un taglio
che non c’è più nessuno ad occuparci
non certo chi dall’Africa è scappato
perché ha soltanto fame e anche paura
di essere preso e a casa rispedito

noi però a casa loro ci siam stati
a rapinare anche quello che non c’era
a massacrare e impiccare i partigiani
gasare uomini e stuprare ragazzine
e ancora oggi laggiù si ammazza e muore
con le pallottole che vendiamo noi
con le bombe e le mine made in Italy
e se ora bussano qui hanno ragione

perché a noi non importa a chi vendiamo
a noi soltanto vendere interessa
non vogliamo incontrare per la strada
le vittime del nostro trafficare
quelle che ancora credono alla storia
degli italiani che sono brava gente
non sanno nulla di camicie verdi
e di un patriota col Mohito in mano
e che non è nemmeno di Giussano



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