Lingua   

La quercia

Massimo Dellanilla
Lingua: Italiano


Massimo Dellanilla


Una gazza in frac, lisciandosi le penne
Di un nero così nero, più nero della notte
Chiese al gufo saggio che stava sopra a un faggio:
"Che fine ha fatto la vecchia quercia?"
"La quercia, cara mia, è stata abbattuta"
Disse il gufo saggio, mettendosi seduto
Per terra, dove un tempo sorgeva il grande fusto
Sui rami del quale ci stava con gran gusto

E la passera mattugia che vi aveva fatto il nido
Era lì proprio quando la pianta fu tagliata
E racconta che nel fragore dello schianto
Le parve di sentire un pianto o un lamento
L'allodola Brigitte, di chiare origini francesi
Osservava, lì d'appresso, lo scempio perpetrato
E un poco sconfortata diceva: "Dagli uomini
Sarà ben presto dimenticato
Ci passerà una strada che attraverseranno
Nelle loro scatolette di metallo
Respirando aria condizionata
Dalle ferite inferte alla natura"

Un merlo si trovava per caso lì a passare
E fischiettò il suo canto con una nota di dolore
"Che peccato che una pianta bella come dite
Io non la potrò vedere mai"
Una passera mattugia, un gufo e una gazza
Un'allodola e un merlo si unirono quel giorno
In un girotondo, tenendosi per le ali
Per commemorare quei giganti ospitali
Che vengono abbattuti ogni giorno
Nel nome del progresso finto o presunto
E donarono a quel punto il loro canto



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