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Lengenfeld

Andrea Satta
Lingua: Italiano


Andrea Satta


Patate, salme e vermi
sangue ghiacci e forni
baracca neve carni
per 500 giorni
sfilando gli stivali
dai morti nelle fosse
avanti ancora un'ora
Gavino S.

Lengenfeld

Uncinate torce
le SS cattive
lo strazio delle marce
per la baracca 9
fra i fili spinati
insanguinate viole
sotto i 40 chili
è difficile campare

A Lengenfeld, a Lengenfeld

Un giorno che era fuori
a caccia di radici
bruciarono in baracca
i suoi 40 amici
il Fuhrer del suo campo
nell'orgia dell'orrore
accese i loro corpi
e poi riuscì a fuggire

Lengenfeld

Così rimase solo
e prese a vomitare
a correre più forte
come cercasse il mare
sfinito cadde a terra
col viso nella neve
l'odore dei compagni
della baracca 9

A Lengenfeld, a Lengenfeld

Gli apparve aprendo gli occhi
un grande capannone
un incubo di specchi
il mondo in un boccone
una bella fisarmonica
voleva respirare
smeraldo e madreperla
e ottave da suonare
una scimmia sulla schiena
una bimba alla tracolla
notti di luna piena
e tutto il mondo balla
suonando fino a Dresda
e dentro la stazione
saltò sul primo treno
per la resurrezione
cavallo ai respingenti
diretto verso casa
battendo forte i denti
stretto a quella cosa
per suonar la fisarmonica
ci vuol memoria e aria
un flusso di meccanica
è l'unica vittoria

A Lengenfeld, a Lengenfeld
A Lengenfeld, a Lengenfeld



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