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Vedrai com'è bello

Gualtiero Bertelli
Lingua: Italiano


Gualtiero Bertelli

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Canzoniere Popolare Veneto, LP Addio Venezia, addio, Dischi del Sole, DS 173/75, 1968
Addio Venezia, addio

Il protagonista è un operaio alla catena di montaggio che si era illuso sulla qualificazione professionale data dalla scuola di stato e dai corsi aziendali.
La prima parte, quella più innocua, interpretata da Bruno Lauzi, faceva da sigla ad una trasmissione televisiva pomeridiana. Nell'esecuzione dell'autore è stata incisa nel cd dei Dischi del Sole..., lo stesso Bertelli, con il fratello Tiziano, l'interpreta nel LP “Addio Venezia addio”, tratto dallo spettacolo “Tera e aqua” del Canzoniere Popolare Veneto.
M'hanno detto a quindici anni
di studiare elettrotecnica;
è un diploma sicuro,
d'avvenire tranquillo,

con quel pezzo di carta
non avrai mai problemi,
non avrai mai padroni,
avrai sempre il tuo lavoro.

Vedrai com'è bello
lavorare con piacere
in una fabbrica di sogno
tutta luce e libertà!

M'hanno detto a quindici anni:
fai la specializzazione,
è importante, nella fabbrica
farai il lavoro che ti piace.

lo l'ho fatta, ed a vent'anni
poi mi sono diplomato
e ad un corso aziendale
m'hanno pur perfezionato.

Vedrai com'è bello
lavorare con piacere
in una fabbrica di sogno
tutta luce e libertà!

Tutto quello che hai studiato
dentro qui non serve a niente,
non importa un accidente
cosa poi tu voglia fare;

il diritto più importante
è catena di montaggio,
modi e tempi di lavoro
ogni giorno, ogni ora.

Qui dentro non c'è tempo,
non c'è spazio per la gente,
qui si marcia con le macchine
e non si parla di libertà.

La tua libertà
resta fuori dai cancelli,
la puoi ritrovare
fra le mura di casa.

Vedrai com'è bello
lavorare con piacere
in una fabbrica di sogno
tutta luce e libertà!

inviata da Dq82 - 12/10/2016 - 12:59


Un frammento della canzone di Gualtiero Bertelli, cantato da Bruno Lauzi, è stato la sigla della trasmissione RAI "TURNO C"

Giovanni Bartolomei da Prato - 23/7/2022 - 11:58




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