Lingua   

Regina del samba

Riserva Moac
Lingua: Italiano


Riserva Moac


Volo 747, prendo quota e vengo anch’io. cambio aria dall’Italia al carnival di Rio: donne senza tregua sotto il sole d’Ipanema, pago una bambina spiaggia sesso e adrenalina.
Suona la conga, mamma che bomba! Balla pelle soda balla nuda su di me, Macché Penthouse e Tinto Brass: sono come Cortès con l’American Express.
Movida carioca di fica e di coca, ma lei mi cattura, mulatta perfetta, nel cuore veleno d’amore mi schizza: sto in mano allo sciamano tipo bambola di pezza.
Conquistadores dei sogni miei, qui non c’è niente da prendere.
Voglio soltanto resistere, io sono il cuore del sud.
Samba! Che bomba infallibile quando sei un corpo da favola.
Scivola e gocciola su di me perso nella tua vertigine!
Samba! la cùmba dei poveri sulle lamiere del Vidigal.
Fango, favela, pistole, gang: il mio veleno sei tu!
SEI LA REGINA DEL MIO SAMBA, SINUOSA COME UN MAMBA,TRAVOLGI COME UN’ONDA: EU QUERO VOCê!
SEI LA REGINA DEL MIO SAMBA, CACHAçA E PIOI MACUMBA,TI SEGUIRO’ NELL’OMBRA: EU QUERO VOCê
Inferno di lamiera, lo chiamano favela, da qui sembra che Dio non senta manco una preghiera.
Gente che spera, e chi spara alla cieca a metà fra chi non molla e chi si fa di meta.
Colpi fra bande, raffiche mac-ten, fumo di crack e, rapine racket.
Stragi quotidiane, la legge lo permette. La polizia è solo mazzate e mazzette.
Notte, nero catrame, senti la fame. Donne, ridotte a puttane, come in un harem, cosa rimane.
Madri fanno il segno della croce per i figli persi, amen. Per dimenticare basta un campo ed il pallone.
Sui gradini bambini sognatori di professione in cerca di una direzione, sangue e sudore,
allargano le braccia come il Cristo Redentore.



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