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Certo che se non fosse

Fausto Amodei
Lingua: Italiano


Fausto Amodei


Certo che se non fosse per i marines
che combattono nel Vietnam

saremmo schiavi, senza eccezione,
dei sovversivi, razza dannata,
costretti a stare senza padrone
e senza la proprietà privata.

Dovremmo starcene tutti zitti,
col capo chino, la morte in cuore,
senza godere più dei profitti
né della legge del plusvalore

Questo se non ci fosser quei marines
che combattono nel Vietnam.

Senza quei cinquecentomila marines
che combattono nel Vietnam

per non parlare di altri disastri
noi non potremmo mai più godere
Giulio Andreotti che taglia nastri
quando si inaugurano le fiere.

Dovremmo starcene sotto il giogo
dei comunisti e mai più potremo
trovare un alto nobile sfogo
nei testi e musiche di Sanremo.

Diciamo allora un "grazie!" a tutti i marines
che combattono nel Vietnam.

Questi ragazzi muoiono per difendere
la nostra libertà!

La libertà, che è il dono più bello.
La libertà, più grande e più bella,
quella di assistere a Carosello
alle otto e mezza di ogni sera.

Quella di leggere informazioni
di prima mano, sopra il giornale
su menopause, su mestruazioni
di principesse di sangue reale.

Poveri noi se non ci fossero tanti Marines
laggiù nel Vietnam.

Senza quei bladi giovani che difendono
la nostra civiltà.

Noi non saremmo più spensierati,
ma tutti quanti, mal volentieri,
la smetteremmo d'esser neonati
perchè dovremo diventar seri.

Ci resterebbe l'idea molesta
che un conto è scrivere una canzone
con testi e musiche di protesta
e un conto è far la rivoluzione.

Questo accadrà se lo zio Sam verrà un giorno
scacciato via dal Vietnam



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