Lingua   

Ballata partigiana

Massimo Rendina
Lingua: Italiano




Fischia il vento
e la nostra canzone
venuta da lontano,
le scarpe rotte
eppur bisogna andar

dalle steppe gridavate
come noi
libertà.
Pensate

sulle montagne, nelle città
pronti a colpire e a morire
per poterci tutti quanti
chiamare fratelli
dopo di noi
e sempre
mai più armi in pugno
uno Sten calato dal cielo,
un mitra strappato
ai briganti neri.

Il bacio a un fiore
come ultimo addio
una parola scritta
col sangue sul muro.

Cancellati i nomi,
quelli veri nelle bottiglie
sepolte nella terra
consegnate alla fortuna
per non sparire
per sempre.
Fate cerchio intorno a noi
nella preghiera
mentre lontano
muoiono innocenti
come allora
uccisi da altri
briganti neri.

Dio fa che l’urlo
di pace e libertà
risuoni ancora
non si perda nel vento.



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