Lingua   

Buongiorno, signor padrone

anonimo
Lingua: Italiano (Toscano)




[Mezzadro]
Buongiorno, signor padrone
sono venuto a salutarlo.
Podere non mi rende,
cerco di abbandonarlo;
lavoro giorno e notte
soltanto per mangiar,
gli consegno le chiavi,
lo venghi a lavora'!

[Padrone]
O vile contadino
e privo di pudore,
'bbandoni il mio podere
perché sei un gran signore:
hai fatto una bella macchina
e vino a volontà
e compri un appartamento
vicino alla città!

[Mezzadro]
O senta, signor padrone,
so' un omo rovinato,
se sto nel suo podere
divento un disgraziato!
Ci ho il bimbo che va a scola
e ha voglia di studia':
dicesti ci ha il podere,
lo venghi a lavora'!

[Padrone]
Nel venti e nel ventuno
i contadini eran più boni:
parlando dell'agoìsimo
faceven dell'affezioni;
lavoravan giorno e notte
con forza e con ardor,
ora 'n sete contenti,
fate tutto coi motor!

[Mezzadro]
Nel venti e nel ventuno,
sia per questo sia per quello,
allora l'adopravi
un antico manganello.
Se nel settantasei
Ventuno non è più,
allora il manganello
qui non esiste più!



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