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Il semenzaio

Marisa Zoni
Lingua: Italiano




Questi uomini che commerciano
questi altri che diverbiano
quelli che condividono
tutti coloro che commentano
sono loro che ci danno dieci minuti per digerire
sono loro che alzano la mannaia
che possiedono fabbriche cantieri negozi
che fanno i sindaci da vent'anni
con le biblioteche chiuse
con la cultura asfittica del chierico
con la bigamia facile
la pudicizia irrisa
l'ignoranza spalmata sugli scudi crociati
che vanno a letto alzati e si alzano addormentati
Oh Italia
semenzaio di razze amare
di borghesi poliglotti
di medici inquattrinati
di insegnanti mummificati
di donne avare, di ragazze amene
di costiere nere alte come cannoni
basse come bastioni
città rettangolari, quadrate
a barchetta a cespuglio a nave sulle colline
città rosse di fuori nere di dentro
grossi bachi ripieni di fiele tessono le vie
di ipocrisie di tensioni di pudori tremendi
di lettere intestate dei tuoi vescovadi
dei tuoi ministeri
dei tuoi concorsi arresi
le chiese sono vuote
il popolo prega in piedi
tu battezzi i tuoi figli morti
metà Italia svela il suo cuore
metà Italia lo copre con la pallottola in canna.



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