Lingua   

Vendemmia

Enrico Farnedi
Lingua: Italiano


Enrico Farnedi


Viene su per la salita
che pedala, lei pedala
nel manubrio c'è la sporta con il pane e con le uova

La mia nonna in bicicletta
che pedala, lei pedala
tra i colori dell'autunno che cominciano a sbocciare

coi compagni la sentiamo
che pedala e intanto canta
canta di ciliegie, gonne e occhi neri di carbone

col fucile in spalla
non ti viene voglia di cantare
ma a sentir cantar la nonna ci sediamo ad ascoltare

viene su nel bosco e chiede
quando posso ritornare
ch'è settembre nella vigna l'uva è pronta da vendemmia

ogni notte io mi vedo
pedalare fino a casa
e nel sogno è bello al sole seppellire il mio fucile

ma se torno a casa nonna
poi mi vengono a cercare
e mi legano le mani e non posso più lottare

e mi sparano nel petto
e mi lasciano nel campo
a guardare insù la vite ma non posso far vendemmia

mangia un poco di quell'uva
e il resto lasciala marcire
ci sarà un altro settembre, un'altra vite da innestare

gli scarponi sono larghi
larghi che ci ballo dentro
marcio e penso a casa nostra, nonna io non mi lamento

con la pioggia, con il sole
in mezzo al fango e fra le mosche
la paura nella pancia, pane e bombe nelle tasche

nella tasca c'è la roncola
regalo del mio babbo
la pulisco e tengo il filo a posto così taglia dritto

far l'innesto ci vuol l'occhio
molti anni a far la mano
per sparare e far la guerra serve invece molto meno

scende giù per la discesa
scende senza pedalare
canta forte e un po' si sente nella voce il suo dolore

nonna dai che la prendiamo indietro
tutta questa terra
e a settembre si farà vendemmia invece della guerra



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