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Il Natale del naufrago

Enzo Iacchetti
Lingua: Italiano


Enzo Iacchetti

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[2011]
Album : Acqua di Natale

Ehi ministro, che vuoi cacciarmi da dove sono venuto per alleviare il dolore.
Vuoi sapere come si sta almeno tre minuti su un barcone?
Te lo canta un mio amico perché io sono un uomo stonato.
Per te sono anche un uomo sbagliato

Si sta tutti quanti dentro a una conchiglia
Nessuno che sbadiglia, non viene il sonno qui
Gli odori dei piedi in mezzo a un'acqua gialla
Un silenzio che sta a galla; parole non ce n'è

Bimbi coperti ma … dentro un cellofan,
Con il freddo che li sfregia ovunque può.
Chissà quando giocherà quella bimba messa là.

Intanto che il porco mare non si calma,
Tra il vomito e la merda qualcuno guarda su.
In cielo però non sembra ci sia niente
Tranne chiacchiere della gente e pioggia che viene giù.

L'onda arriva di qua, ammassiamoci di là.
Quanto ancora questo inferno durerà?
Chissà quando ci sarà un po' di pace
E di quella pietà che poi serve soltanto a voi,
Alla croce che avete al collo e agli eredi suoi.
La speranza nella stiva è una croce ancora viva.

Ci sembra che il vento forse darà una mano
Portandoci più vicino, vicino a non so che.
Invece si schianta come un aeroplano,
Colpisce la barca in pieno chi c'era vicino a me.

Mia madre non c'è più, col buio non si vedrà
Se è nel mare insieme agli altri o si salverà.
Sento il pianto e la strappo via quella bimba ch'è la mia.

Allora ministro, che hai tanto da fare, l'hai capito, in tre minuti, che a volte è meglio annegare che arrivare? A proposito: buon natale.

inviata da adriana - 8/12/2013 - 08:19




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