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La giornata del soldato

anonimo
Lingua: Italiano




Alla mattina bonora, oilè
si sente una trombetta, oilà
sona la sveglia in fretta
e chi si veste e chi si lava
chi si prepara per l'istruzion.‎
‎ ‎
Dopo tre quarti d'ora, oilè
si sente l'adunata, oilà
si esce in camerata
e zaino in spalla, fucile in mano
e la boraccia e il tascapan.‎
‎ ‎
Quando giù nel cortile, oilè
comincia l'istruzione, oilà
si formano i plotoni:
in su l'attenti, dest' riga, fissi,
un gran silenzio bisogna far!‎
‎ ‎
Com'è composto il rancio, oilè
riso e patate crude, oilà
minestra con verdure
e su allegri cari compagni
che mosche e ragni dobbiam mangia!‎
‎ ‎
Poi alla cinque in punto, oilè
sento sona l'avanti, oilà
si sorte tutti quanti
e senza un soldo, senza tabacco,
si batte il tacco per la città.‎
‎ ‎
E alle nove in punto, oilè
sento sonà il silenzio, oilà
sergente d'ispezione:
‎«Fate silenzio, o marmittoni,
se no vi sgnacco alla prigion!»‎
‎ ‎
Poi passa una mezz'ora, oilè
piove che Dio la manda, oilà
si pianta lì la branda,
le scarpe in mano, salta la barra,
la sua morosa si va a trova.‎
‎ ‎
A mezzanotte in punto, oilè
torni nello stanzone, oilà
tenente d'ispezione:
‎«Dove sei stato o marmittone?
Sta consegnato per trenta dì !» ‎



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