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Ai Martiri: Cumiana

La bottega di musica e parole
Lingua: Italiano




Ho visto il sole tramontare nel cielo sui Tre Denti,
ho sentito storie di vita, di partigiani e delle loro genti,
di martiri fucilati nella cascina della vergogna,
Cumiana soggiogata ai fascisti e alla loro menzogna.

Centoquindici le borgate che raccontano la nostra storia,
nella valle del Chisola echeggia la tua memoria,
nella stagione della rivolta nascosti tra i monti contro il regime,
dove il ribelle brandiva coraggio ed imbracciava il fucile.

Siamo figli dei tuoi monti
primavera dei tuoi campi.
Siamo il rosso del tuo vino
la voce dei tuoi canti.
Dalla piazza alle cascine contro un nemico senza pietà,
fra i boschi per le colline: viva la libertà!

E i ribelli dalla montagna varcavano la Colletta,
tendevano un’imboscata ai nazisti in piazza Vecchia,
dalle case sulla strada, “quanti proiettili impazziti”,
in ostaggio tre ufficiali nel covo dei banditi.

E un fuoco di vendetta divampava dalle case,
rastrellava i Cumianesi e li portava al cascinale,
contro un muro inginocchiati da un nazista ubriaco,
come bestie fucilati cadevano su un prato.

Siamo figli dei tuoi monti
primavera dei tuoi campi
Siamo il rosso del tuo vino
la voce dei tuoi canti
dalla piazza alle cascine una memoria un identità,
ai martiri Cumiana: viva la libertà!

E Cumiana si risveglia si redime e si ricorda,
il 3 Aprile ‘44 è una ferita nella storia,
Cinquantun colpi di fucile tuonano ancora in riva di Caia,
sia il ricordo a far tacere la vendetta e la mitraglia.

Guardo la notte raccontare nel cielo sui Tre Denti,
i ricordi fanno breccia e non cambiano coi venti,
i martiri non lasciano la cascina della vergogna,
Cumiana liberata nel suo letto adesso sogna.



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