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Giorno di lutto

Alessandro Colpani
Lingua: Italiano




Che mi vengano a prendere in casa con la macchina blu,
le sirene che taglian la strada sono dirette quaggiù.
Che mi mettano i crimini in tasca e la lingua in catene,
che mi portino via le bandiere
ma i sogni miei no.
Carlo, quanti anni hai? alla tua tomba c'è un altro fiore.
Carlo, ne hai ventitré, sopra l'asfalto, è là il tuo cuore.

Credevano tutti di avere ancora dei diritti
prima che il sangue innocente macchiasse i palazzi,
prima che la polizia entrasse alla Diaz,
prima che i carabinieri sparassero in testa a Giuliani.
Carlo, sei ancora vivo, vogliamo morto quel celerino.
Carlo, non fu una pietra, bensì lo sparo di un assassino.

Che nascondano pure le prove, che incolpino un po' chi gli pare,
ma lo sanno che non può continuare questa triste bugia.
Che da piazza Alimonda è tornata a esser pezza la divisa,
e se questi ci devon proteggere potremmo morire domani.
Carlo, non fa paura la loro legge, è spazzatura.
Carlo che fu ammazzato e poi schiacciato da quattro ruote.
Carlo che fu picchiato mentre era terra senza la vita.
Carlo, ritorneremo per vendicare il tuo destino.



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