Lingua   

La ballata di Nassiriya

Rino Piccione
Lingua: Italiano




Fatti coraggio, amico Domani si va via.
Raccogli le tue cose. Si parte per Nassiriya .
Mamma, ti voglio bene. Tre mesi e tornerò.
Coi soldi che ci danno respireremo un po’...
Occhio alla strada, Gianni. Non ti distrarre mai.
Non farti tanti scrupoli. All’inferno ci sei già.
Sventola il tricolore e sa di libertà.
Mentre qualcuno prega, un altro giorno se ne va.
Orchestra...

C’è chi tra un turno e l’altro, inventa una poesia;
chi manda un messaggino all’amorosa sua.
D’un tratto la mitraglia. Chi sparasse non lo so.
Ricordo solamente che il carro si incendiò.
Poi venne giù l’inferno in quel di Nassiriya.
Davanti a un’autobomba difesa non ce n’è.
Rivedo le macerie, la gente scappar via.
A terra , tanti eroi. E tanta ipocrisia.
Orchestra

La pace è una canzone. Io l’ho cantata già.
C’è ancora il ritornello che fa " ta-ta-ta-ta"...
Vola via, colomba bianca. Ho tanta nostalgia
di rivedere il mondo da dentro casa mia.
Cara signora Franca, suo figlio non c’è più...
E’ in volo per l’Italia. Non le so dir di più.
Fissano il tricolore le donne di Nassiriya
Sperano dentro il cuore che torneremo lì…
Che torneremo lì
Torneremo lì ?



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