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11 marzo 1977 – Canzone per Francesco

Tinello Band
Lingua: Italiano




Ricordate quel giorno a Bologna
Era tempo di occupazioni
Istituto di Anatomia
Caricò a freddo la polizia
Altra gente frattanto arrivava
Si sentiva già un’aria cattiva
Pugni in tasca e pugni levati
Contro i mitra e i fucili spianati.

No, non erano sguardi piegati
Dava forza la forza dei sogni
Quella storia non si è mai interrotta
Continuiamo compagni la lotta.

Chi sparava e faceva la guerra
Chi, perché disarmato, scappava
Una voce tremenda passava
Un compagno è rimasto per terra
Piazza Verdi sconvolta piangeva.
È Francesco qualcuno diceva
Ammazzato in un portico scuro
Buchi freschi di piombo nel muro

No, non erano sguardi piegati
Dava forza la forza dei sogni
Quella storia non si è mai interrotta
Continuiamo compagni la lotta.

Oggi i tempi non sono migliori
Operai come schiavi costretti
Immigrati rinchiusi nei ghetti
Corpi finti nei televisori
Se davanti a quel muro passate
A quell’11 marzo pensate!
E se assurda vi par quella morte
A qualcuno chiedete il perché

Stalingrado ritorna nel canto
La città ha resistito all’assedio
Oggi vive Francesco nei cuori
Un abbraccio di mille colori.

Ma gli sguardi non sono invecchiati
Ci dà forza la forza dei sogni
Quella storia non si è mai interrotta
Continuiamo compagni la lotta

No, gli sguardi non sono invecchiati
Ci dà forza la forza dei sogni
Quella storia non si è mai interrotta
Continuiamo compagni la lotta


Continuiamo compagni la lotta



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