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La Biblioteca Nazionale di Sarajevo

Marco Milozzi
Lingua: Italiano


Marco Milozzi


La Biblioteca Nazionale di Sarajevo
Dentro il mio povero cuore brucia ancora
Pezzi di carta, storia, fuoco e cenere,
appiccicati alle pareti della memoria

da troppo tempo sono lontano da un buco nero
verso il quale non si può tornare
non c’è più festa, viso amico, sentiero
dove dire casa, rifugio, dimora

non c’è più sono solo straniero
dovunque vada resto solo straniero
anche se torno sono solo straniero
in fondo sono fortunato davvero
se dici guerra tutti pensano al sangue
orrore morte distruzione soldati
la vita non è più moneta corrente

fummo sbalzati in un istante improvviso
da un’esistenza fatta di cose note
un orizzonte volti amici materia
dentro un abisso dove niente è più uguale

là dove niente ha più quell’ordine certo
del coltivare abitudini e cura
là dove il volto di una donna di un uomo
non ha più le sembianze di essere umano

siamo cresciuti in terra fertile e viva
con le sementi dell’Europa e del Turco
dove i confini di pensiero e nazione
erano infranti dai corpi sprovvisti

di steccati tristi
e fecondati da mille migliaia
di matrimoni misti

In fondo sono fortunato lo giuro,
Ho perso solo la mia casa il lavoro
La mia città

Ho affrontato solo la diffidenza
Della vostra polizia di frontiera
Vivo per dieci per cento per mille
Ma nel mio cuore rimane la stessa

Ferita aperta cosparsa di sale
Si chiama Mostar Sarajevo Srebrenica
Pezzi di carta storia fuoco e cenere
Appiccicati alle pareti della memoria


E MALEDICO

chi ha desiderato

E MALEDICO
Chi ha trattato

E MALEDICO
Chi ne ha tratto vantaggio

E MALEDICO MALEDICO MALEDICO

La stupidità… L’ ignoranza…
La violenza…



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