Lingua   

Il vestito di Rossini

Paolo Pietrangeli
Lingua: Italiano


Paolo Pietrangeli


"Come ti chiami?". "Ve l'ho già detto".
"Ripeti ancora, non ho capito".
"Sono Rossini, iscritto al partito,
sor commissario, mi conoscete".

"Confessa allora, tu l'hai colpito,
non mi costringere a farti del male,
tu sai benissimo, conosco dei mezzi
che anche le tombe fanno parlare".

"Sor commissario, i vostri mezzi
sono due ore che li sopporto
e se volete vedermi morto
continuate pure così".

Aveva solo un vestito da festa,
se lo metteva alle grandi occasioni;
a lui gli dissero: domani ai padroni
gliela faremo, faremo pagar.

E l'indomani, quando era già l'alba,
apri l'armadio e il vestito si mise,
guardo allo specchio e la faccia sorrise,
guardo allo specchio e si disse di sì.

E andò alla fabbrica ed erano in mille,
tutti gridavano l'odio e il furore;
forse Giovanna il vestito vedeva
in quella folla fra tanto colore.

"Ti han visto tutti, tu sei finito,
c'è anche del sangue sul tuo vestito:
quei cinque uomini che sono morti
sulla coscienza li hai anche tu".

"Sor commissario voi lo sapete
quali che sono i veri assassini,
quelli al servizio degli aguzzini
che questa vita ci fanno fare.

E questo sangue che ho sul vestito
è solo il sangue degli innocenti
che protestavano perchè fra i denti
solo ingiustizia hanno ingoiato".

Aveva solo un vestito da festa,
se lo metteva alle grandi occasioni;
a lui gli dissero: domani ai padroni
gliela faremo, faremo pagar.

Ma l'hanno visto con un sasso in mano
che difendeva un ragazzo già morto,
ma quel che conta è che a uno di loro
un sampietrino la testa sfasciò.

Ed ha scontato vent'anni in prigione
perchè un gendarme s'è rotto la testa;
ormai Giovanna ha tre figli, è in pensione,
chissà se ha visto il vestito da festa
ormai Giovanna ha tre figli, è in pensione,
chissà se ha visto il vestito da festa.



Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org