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Zolletta (Lettera a Enzo G. Baldoni)

Alessio Lega
Lingua: Italiano


Alessio Lega


C'è come un lampo d'ironia
Che aggiusta il naso tra gli occhiali
E son tornati tutti uguali
I giorni qui che via per via

Traverso viale Papiniano
Parcheggiati come spine
In gola a tutte le mattine
Fanno mercato clandestino

Di una tristezza vietnamita
Che serba amore anche a chi muore
C'è una zolletta di dolore
Appassionata della vita

C'è qui Zolletta che si scioglie
In un caffè di Monte Nero
Il fricchettone un po' in pensiero
Lo zapatista con le doglie

E siamo qui che ti scriviamo
Del dilagare dell'agosto
Nell'obbiettivo sovraesposto
Come tre passeri su un ramo

Tu ragazzaccio straordinario
T'è parsa proprio una trovata
Sbatterci in faccia la giornata
Testimoniare in solitario

Con la tua foto tutta mossa
Che ci confonde ogni certezza
E mo' la consapevolezza
È sbigottita, zuppa e scossa

Ci resta aperta sulle mani
La scelta fra il colera e il tifo:
Fra i bombardieri americani
E i tagliagole che fan schifo

Per questo tu te ne sei andato
A curiosare in mezzo al fuoco
Lasciando al mondo sconcertato
Tutta la serietà del gioco

Vabbè Baldoni qui Milano
Conserva ancora il tuo passaggio
Come il sorriso del coraggio
Che spero ci fiorisca in mano

Vabbè Baldoni, statti bene
Qui per non piangere ridiamo
E al tuo sorriso ci speriamo
Che un po' da piangere ci viene

Vabbè Baldoni, senza fretta
Ci rivediamo certamente
Sai che non mollo facilmente
Ti aspetto. Sempre tua. Zolletta.



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