Lingua   

Piombo

Corrado Sannucci
Lingua: Italiano


Corrado Sannucci


La mattina è sempre peggio ad alzarsi ad ogni costo
ed aspettar che nuovamente ogni cosa mi salti addosso
e coi gomiti sul tavolo e gli occhi gonfi e stanchi
non riuscire che a fissar la lampadina lì davanti
e strofinar la mano sulla guancia mal rasata
e poi il freddo liscio e scabro della tovaglia di tela cerata

E in cucina dove tutto ha il suo posto e il suo colore
io sto qui a rimuginare e a ciondolarmi ore e ore
ma sto stretto sulla sedia e mi agito nervoso
e vorrei fermarmi dentro quel tremore silenzioso
è un brusio senza contorni come echi dalla strada
che non sai più decifrare ed aspetti che poi cada
E mi trovo a fare gesti come a seguir l’istinto
come con un temperino in fronte a un muro vecchio e stinto
e il latte ha un gusto strano di un benessere un po’ spoglio
e il sapor di medicine che non prendo e che non voglio
e il cucchiaio sa di metalli e di schegge di rottami
me lo passo sulla lingua come il medico domani

Ma so già che mi dirà «cosa vai a pensare Bruno
tu stai bene e il piombo sai non fa male più a nessuno »
e lo guarderò pensando che mi sta prendendo in giro
e io lo so perché non parla e dice ch’è poi vero
che poi l’osso divien molle e poi il sangue cambia in nero
io non so ma stamattina non mi va via ‘sto pensiero
che poi l’osso divien molle e poi il sangue cambia in nero
io non so ma stamattina non mi va via ‘sto pensiero



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