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Storia del finanziere, del vuotabotte, degli occupanti e di due fiaschi di vino

Riccardo Venturi
Lingua: Italiano




Passa la ronda, e non c'immaginiamo
le sue parole. Silenzio. Stille. Ruhe,
oppure mentalmente un uno-due

Per darsi il passo nella notte scura
di quel paese polvere e salmastro
immerso dentro al buio del disastro.

Venuti di Turingia o Pomerania
a camminare soli, uno, due, tre
nella tempesta del Quarantatré.

E prima piove, verso mezzanotte,
e poi burrasca, e vento, e fortunale
due giorni prima che venga Natale;

Venuti di Turingia o Pomerania,
a sorvegliare un'isola ormai morta,
a misurare, svegli, ognuna porta

E l'acqua che veloce si riversa
a empire fossi, stagni e vuotabotte
e prima piovve, verso mezzanotte

E poi nella tempesta il finanziere
tornava a casa quasi fosse un gioco
burlando occupazione e coprifuoco.

Si dice, in giro, che gli piaccia il gòtto,
ha moglie di Croazia ed una figlia,
più zozze della merda di fanghiglia

E mia madre bambina le accudisce,
ché lui deve badare a controllare
gabelle, e dazi, e conti da pagare.

Venuto da Tuscania già in divisa
ha moglie di Croazia ed una figlia
a far la cresta per la sua famiglia.

Si dice, in giro, che gli piaccia il gòtto,
ed in paese lo san tener cheto:
un fiasco pieno di quel sangioveto

Che fa passar la guerra e la miseria,
che fa passare indenne il coprifuoco,
che fa pigliar la vita come un gioco.

E quella notte ce ne aveva tanto,
due fiaschi pieni presi chissà dove
e fuori c'è burrasca, e fuori piove

Nel buio verso casa già briaco
inciampa il finanziere nella notte
e casca dritto dentro al vuotabotte.

E casca dritto nell'acqua merdosa
profonda da affogare e spaventosa,
e affoga, e grida, e urla senza posa

E casca dritto nell'acqua merdosa
e affoga, però i fiaschi tiene alzati
per non volerli anch'essi trascinati

Nel buio della morte e della merda,
si salvi il vino rosso che dà vita,
e quando già la forza era finita.

Nel buio della guerra e della notte
arrivan di Turingia o Pomerania,
lo tiran fuori dalla sporca pania

E i fiaschi là, son sempre belli asciutti.
E han trovato dove rasciugarsi,
e han trovato dove riscaldarsi.

Ché solo c'era una porta aperta,
la porta della chiesa del Signore
già pronto per rinascer fra tre ore.

E io credo, in quella notte disgraziata
che tutti abbian bevuto di quel vino
salvato dalla merda e dal bottino

L'abbia stappato tutto il finanziere
offrendo alla Madonna di quel vino
e pure ai tre re Magi ed al Bambino

E pure a Erode e alla stella cometa,
e a quei soldati senza incenso e mirra,
a quei soldati che bevevan birra

Quand'erano ragazzi senza guerra;
salvarono un briaco di Tuscania
venuti di Turingia o Pomerania.



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