Lingua   

Il soldato Masetti

anonimo
Lingua: Italiano




Nella cella del numero nove
lì fu posto il soldato Masetti,
ben serrato tra toppe e paletti,
ed angoscioso si mise a pensar.

«Fermi, fermi» el dice il guardiano
- e ci ha in testa una larga ferita -
«tu sarai messo in una cella imbottita
ma se continui a straziarti così.

Ma dimmi, dimmi che cosa facesti,
perché attenti a spaccarti il cervello?»
«Io ho sparato sul mio colonnello,
non so se vive o se morirà.

Buon guardiano, ti prego, ti prego,
quando è l'ora e tu lasci il servizio,
ma deh, consolami col tuo sagrifizio
ed impostami un biglietto così:

ma gli è sopra gli è scritto un perdono
a mia madre, a mia moglie, ai miei figli;
madre, riabbraccia e ancora mio padre,
lor non son più padroni di me.

Io potessi morire all'istante,
se la morte a me mi fosse concessa;
non vorrei trovarmi al processo
e condannato alla fucilazion».



Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org