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Le cose vietate

Fausto Amodei
Language: Italian


Fausto Amodei


Per ogni divieto che ci ha dato il buon Dio
col nome, ben noto, di "comandamento",
la gente ha creduto che fosse assai pio
crearne e redigerne almeno altri cento.
"Vietato il sorpasso", "Vietato fumare"
e, per non esporre le nostre sporcizie,
in certi locali è "Vietato sputare",
in altri "Lo scarico delle immondizie".
Ma tutte queste cose non sono molto gravi
son lievi precauzioni per farci star più bravi.
Il guaio è che quei tipi che vietano e fan storie
le cose non vietate le han rese obbligatorie.

Son molti i cartelli che trovi per strada:
"Vietato il passaggio", "Divieto di sosta"
e, in molti negozi, dovunque tu vada
"Vietato toccare la merche che è esposta",
e, per evitare ai giovani i danni
che può provocare il problema del sesso,
a tutti i minori di sedici anni
in certi locali è "Vietato l'ingresso".
Ma tutte queste cose non sono molto gravi
son lievi precauzioni per farci star più bravi.
Il guaio è che quei tipi che vietano e fan storie
le cose non vietate le han rese obbligatorie.

"Il senso è vietato", "Vietato affacciarsi",
"Divieto di transito ai ciclomotori",
"Vietato il posteggio", "Vietato bagnarsi",
"Vietato parlare coi manovratori":
Fra tanti divieti di tutti i modelli
la legge non vieta, un po' stranamente
di andare ad uccidere i nostri fratelli,
di andare a far guerra alla povera gente:
ché, anzi, ci costringe in termini palesi
ad imparar 'ste cose per ben diciotto mesi
e quel comandamento lo ha lasciato stare
che dice chiaramente: "È vietato ammazzare".



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