Ne hanno ammazzati due
ad Avola in dicembre
e subito ci hanno detto
che non accadrà mai più
E due sono anche quelli
crepati a Battipaglia
e subito ci hanno detto
che non accadrà mai più
Ma più di cento morti
e Scelba Tambroni e Restivo
vent'anni di mitra e bastone
che fanno da scudo al padrone
Poi a Milano un giorno
un poliziotto è a terra
adesso è subito chiaro,
la guerra chiama guerra.
ad Avola in dicembre
e subito ci hanno detto
che non accadrà mai più
E due sono anche quelli
crepati a Battipaglia
e subito ci hanno detto
che non accadrà mai più
Ma più di cento morti
e Scelba Tambroni e Restivo
vent'anni di mitra e bastone
che fanno da scudo al padrone
Poi a Milano un giorno
un poliziotto è a terra
adesso è subito chiaro,
la guerra chiama guerra.
inviata da Riccardo Venturi - 22/4/2008 - 18:32
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Scritta da Leoncarlo Settimelli
Dal disco "Ogni giorno in piazza"
(con la collaborazione di Francesco De Gregori e Antonello Venditti)
"Nel disco c'era anche una dolente riflessione sulla violenza che in quegli anni continuava a fare vittime tra gli operai. Ero stato ad Avola, in Sicilia, dove la polizia aveva ancora una volta sparato, uccidendo."
Leoncarlo Settimelli, Il '68 cantato (e altre stagioni), edizioni Zona, 2008, p. 40. Il testo è stato ricopiato direttamente dal libro.