Militare sul varco di frontiera,
difendi la bandiera,
la patria è più sicura
Militare sul varco di frontiera,
ti ho visto l'altra sera,
sbagliare mira.
Mi han detto che sono bassi e puzzano
di pelle scura e non si lavano.
Tengono lo stesso vestito per molte settimane
si costruiscono baracche nel rottame.
Quelle lingue come lame sono suoni incomprensibili,
labili, dialetti tramandabili,
eppure mi è sembrato di averlo capito
quel bambino spaventato, il grilletto va premuto.
Spara al ragazzino spara.
Non capisco più da che parte restare,
perché i suoi occhi e gli occhi miei hanno lo stesso dolore.
Infrango gli ordini, solo adesso ricordo,
siamo uomini con lo stesso sguardo,
la sua anima e la mia fanno lo stesso rumore.
Mi han detto che sono tanti
e rubano il lavoro e nelle case della gente,
signor tenente lei capisce
che il mio credo si smentisce
non le nego che la cosa mi ferisce.
Riconosco quelle lingue forse sono uno di loro,
quelle tracce nel mio sangue il nonno che cercava l'oro.
A milioni nel mondo ci siamo dispersi in cammino dall'antichità,
questo varco profondo è un confine mentale ma il mare non si fermerà
Spara al ragazzino spara.
Non capisco più da che parte restare,
perché i suoi occhi e gli occhi miei hanno lo stesso dolore.
Infrango gli ordini, solo adesso ricordo,
siamo uomini con lo stesso sguardo,
la sua anima e la mia fanno lo stesso rumore.
difendi la bandiera,
la patria è più sicura
Militare sul varco di frontiera,
ti ho visto l'altra sera,
sbagliare mira.
Mi han detto che sono bassi e puzzano
di pelle scura e non si lavano.
Tengono lo stesso vestito per molte settimane
si costruiscono baracche nel rottame.
Quelle lingue come lame sono suoni incomprensibili,
labili, dialetti tramandabili,
eppure mi è sembrato di averlo capito
quel bambino spaventato, il grilletto va premuto.
Spara al ragazzino spara.
Non capisco più da che parte restare,
perché i suoi occhi e gli occhi miei hanno lo stesso dolore.
Infrango gli ordini, solo adesso ricordo,
siamo uomini con lo stesso sguardo,
la sua anima e la mia fanno lo stesso rumore.
Mi han detto che sono tanti
e rubano il lavoro e nelle case della gente,
signor tenente lei capisce
che il mio credo si smentisce
non le nego che la cosa mi ferisce.
Riconosco quelle lingue forse sono uno di loro,
quelle tracce nel mio sangue il nonno che cercava l'oro.
A milioni nel mondo ci siamo dispersi in cammino dall'antichità,
questo varco profondo è un confine mentale ma il mare non si fermerà
Spara al ragazzino spara.
Non capisco più da che parte restare,
perché i suoi occhi e gli occhi miei hanno lo stesso dolore.
Infrango gli ordini, solo adesso ricordo,
siamo uomini con lo stesso sguardo,
la sua anima e la mia fanno lo stesso rumore.
inviata da Nuju - 12/5/2020 - 10:40
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I Nuju tirano fuori la loro vena antimilitarista e antisovranista per dichiarare a gran voce come tutti “siamo uomini con lo stesso sguardo” e come le nostre anime fanno, in fondo, “lo stesso rumore”.
Un messaggio di umanità e speranza per tutti.
Una denuncia in musica contro i nascenti nazionalismi, contro la paura del diverso che serpeggia pericolosamente e che, in questa epoca di pandemia, sta portando alla luce meschinità e violenze più o meno esplicite. L’uomo ha cominciato a spostarsi già dalla preistoria e non si è mai fermato. Non esistono differenze ma solo nuove possibilità. Siamo uomini con lo stesso sguardo e con anime che fanno lo stesso rumore.