Tutto questo fuoco su di noi
piccola mano dentro la mia
sarà un lungo viaggio capirai
io per sempre ti proteggerò
metti questa cosa addosso
del colore del tramonto
e se perdo la tua mano
qualcuno ti troverà
Mare di mezzo oltre la fine
Mare di mezzo poi oltre il confine
Mare di mezzo oltre la fine
Mare di mezzo poi oltre il confine
Oltre i muri oltre i deserti
verso i sogni e i cieli aperti
cento e mille passi conterò
e nel grande mare volerò
prendi questo legno forte
passi che ti porteranno via
se la grande bocca si aprirà
dormirai tra i cuori spenti
Mare di mezzo oltre la fine
Mare di mezzo poi oltre il confine
Mare di mezzo oltre la fine
Mare di mezzo poi oltre il confine
Anche se non ti risveglierai
questo legno un giorno suonerà
sarà preso da una mano
Mare di mezzo
Mare di mezzo oltre la fine
Mare di mezzo poi oltre il confine
Mare di mezzo oltre la fine
Mare di mezzo poi oltre il confine
Anche se non ti risveglierai
Anche se non ti risveglierai
questo legno un giorno suonerà
Anche se non ti risveglierai
questo legno un giorno suonerà
piccola mano dentro la mia
sarà un lungo viaggio capirai
io per sempre ti proteggerò
metti questa cosa addosso
del colore del tramonto
e se perdo la tua mano
qualcuno ti troverà
Mare di mezzo oltre la fine
Mare di mezzo poi oltre il confine
Mare di mezzo oltre la fine
Mare di mezzo poi oltre il confine
Oltre i muri oltre i deserti
verso i sogni e i cieli aperti
cento e mille passi conterò
e nel grande mare volerò
prendi questo legno forte
passi che ti porteranno via
se la grande bocca si aprirà
dormirai tra i cuori spenti
Mare di mezzo oltre la fine
Mare di mezzo poi oltre il confine
Mare di mezzo oltre la fine
Mare di mezzo poi oltre il confine
Anche se non ti risveglierai
questo legno un giorno suonerà
sarà preso da una mano
Mare di mezzo
Mare di mezzo oltre la fine
Mare di mezzo poi oltre il confine
Mare di mezzo oltre la fine
Mare di mezzo poi oltre il confine
Anche se non ti risveglierai
Anche se non ti risveglierai
questo legno un giorno suonerà
Anche se non ti risveglierai
questo legno un giorno suonerà
Contributed by Dq82 - 2020/2/19 - 09:45
Oggi è uscito il video e il singolo i cui proventi verranno devoluti a Mediterranea.
L’intento della Casa del Vento e di Mare di Mezzo è quello di suscitare riflessioni di umanità verso tutte le persone costrette a lasciare il proprio paese.
Per questo la band di Arezzo ha coinvolto moltissimi artisti, giornalisti, scrittori, personaggi della cultura, per divulgare al massimo questo messaggio, come Patti Smith, Simona Cavallari, Cecilia Strada, Pif, Modena City Ramblers, Bandabardò, Eugenio Finardi, Simone Cristicchi, che compaiono nel videoclip di Mare di Mezzo imbracciando la chitarra.
Molti altri hanno posato con la chitarra come Ascanio Celestini, Alessandro Benvenuti, Bobo Rondelli, Cisco, Carlos Santana, Noa, Marc Ribot, Luca Barbarossa, Punkreas, Vinicio Capossela,Bob Geldof, The Cyborgs,Verdena, Motta, Dubioza Kolektiv, Petra Magoni, Ferruccio Spinetti, Baustelle, Fausto Mesolella (Avion Travel), Dj Avicii, Shanazad Ismaily, Matti delle Giuncaie, Andrea Gozzi, Calcutta, Max Casacci (Subsonica), Cesare Petricich (Negrita), 88 Folli, Brunori Sas, Paolo Fresu, Orchestra Multietnica di Arezzo, Enrico Rava, Andrea Appino, Franz Ferdinand, Bugo, lo scrittore Carlo Lucarelli, Maurizio Landini (Segretario Generale CGIL) e i giornalisti Concita De Gregorio, Sandro Ruotolo, Massimo Gramellini, Maso Notarianni e Saverio Tommasi
L’intento della Casa del Vento e di Mare di Mezzo è quello di suscitare riflessioni di umanità verso tutte le persone costrette a lasciare il proprio paese.
Per questo la band di Arezzo ha coinvolto moltissimi artisti, giornalisti, scrittori, personaggi della cultura, per divulgare al massimo questo messaggio, come Patti Smith, Simona Cavallari, Cecilia Strada, Pif, Modena City Ramblers, Bandabardò, Eugenio Finardi, Simone Cristicchi, che compaiono nel videoclip di Mare di Mezzo imbracciando la chitarra.
Molti altri hanno posato con la chitarra come Ascanio Celestini, Alessandro Benvenuti, Bobo Rondelli, Cisco, Carlos Santana, Noa, Marc Ribot, Luca Barbarossa, Punkreas, Vinicio Capossela,Bob Geldof, The Cyborgs,Verdena, Motta, Dubioza Kolektiv, Petra Magoni, Ferruccio Spinetti, Baustelle, Fausto Mesolella (Avion Travel), Dj Avicii, Shanazad Ismaily, Matti delle Giuncaie, Andrea Gozzi, Calcutta, Max Casacci (Subsonica), Cesare Petricich (Negrita), 88 Folli, Brunori Sas, Paolo Fresu, Orchestra Multietnica di Arezzo, Enrico Rava, Andrea Appino, Franz Ferdinand, Bugo, lo scrittore Carlo Lucarelli, Maurizio Landini (Segretario Generale CGIL) e i giornalisti Concita De Gregorio, Sandro Ruotolo, Massimo Gramellini, Maso Notarianni e Saverio Tommasi
Dq82 - 2020/3/13 - 13:59
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maredimezzo.com
Dall’inizio di questo nuovo secolo il mar Mediterraneo si è andato delineando come “mare di mezzo”. Una distesa d’acqua che divide due continenti culturalmente, socialmente ed economicamente distantissimi. Le vicende di questo mare non sono più legate, come al tempo degli antichi, al commercio e allo sviluppo di civiltà mitiche. Il suo nome, oggi, si associa a una dicotomia profondissima: la bellezza delle sue sponde, del suo ambiente naturale, dei suoi porti e delle sue città da una parte e il fenomeno migratorio, con i suoi tremendi sacrifici immani, dall’altra. Troppe volte sono state date notizie di barconi affondati in mezzo a quel mare. Troppe volte uomini, donne e bambini in cerca di un futuro migliore sono stati ripescati senza vita da quelle acque. Troppe volte se ne è sentito parlare in maniera disumana.
Tra coloro che cercano di combattere l’indifferenza generale e l’odio insensato nei confronti dei migranti c’è Giulio Carlo Vecchini, liutaio cortonese. Vecchini ha creato uno strumento con i frammenti dei barconi arrivati a Lampedusa nel corso degli anni. A questa chitarra unica ha dato il nome di “Mare di Mezzo”, traduzione di Bahr Alwasat, “Mediterraneo” in arabo. Adesso, la voce dei migranti può parlare attraverso le note che escono da questo strumento. Lo scopo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dei movimenti migratori del mediterraneo.
Ad Arezzo ho incontrato la Casa del Vento, band folk con alle spalle 13 album pubblicati e una fedele compagna al loro fianco: Mare di Mezzo. Luca Lanzi (voce) e Francesco Moneti (violino e chitarre) hanno scritto una canzone che porta lo stesso nome della chitarra e coinvolto nel progetto tantissimi artisti italiani e internazionali.
lavaldichiana.it