Falling tears
Falling lies
Falling blood
Falling falling falling
To the ground
And I stand apart
Fighting pigs
Fighting gods
Fighting lovers
Fighting fighting fighting
All the time
And I stand apart
Helpless pain
Helpless love
Helpless mothers
Helpless helpless helpless
For all times
And I stand apart
I stand apart
Falling lies
Falling blood
Falling falling falling
To the ground
And I stand apart
Fighting pigs
Fighting gods
Fighting lovers
Fighting fighting fighting
All the time
And I stand apart
Helpless pain
Helpless love
Helpless mothers
Helpless helpless helpless
For all times
And I stand apart
I stand apart
Contributed by Alessandro - 2009/12/8 - 21:51
Language: Italian
Traduzione italiana di cui all'articolo di Stefano Casi su "A - Rivista anarchica"
RESTARE IN DISPARTE
Lacrime che cadono
Bugie che cadono
Sangue che cade
Cadono cadono cadono
Al suolo
E io resto in disparte
Maiali che lottano
Dei che lottano
Amanti che lottano
Lottano lottano lottano
Tutto il tempo
E io resto in disparte
Dolore senza uscita
Amore senza uscita
Madri senza uscita
Senza senza senza uscita
Per tutto il tempo
E io resto in disparte
Io resto in disparte.
Lacrime che cadono
Bugie che cadono
Sangue che cade
Cadono cadono cadono
Al suolo
E io resto in disparte
Maiali che lottano
Dei che lottano
Amanti che lottano
Lottano lottano lottano
Tutto il tempo
E io resto in disparte
Dolore senza uscita
Amore senza uscita
Madri senza uscita
Senza senza senza uscita
Per tutto il tempo
E io resto in disparte
Io resto in disparte.
Contributed by Alessandro - 2009/12/8 - 21:53
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Album “Becoming visible”
Testo trovato su A – Rivista Anarchica anno 39, n. 348, novembre 2009, nell’articolo di Stefano Casi “Fausto Rossi ovvero Faust’o”.
“[…] E allora, ecco l’album del ritorno, ancora una volta sconcertante per chi ricorda il paladino della musica elettronica (“autore seminale” è definito nei bignamini della musica italiana per l’impronta che ha saputo dare all’elettronica negli anni 80) o del rock cantautorale incarnato negli anni 90. Fausto Rossi decide di diventare visibile (becoming visible, appunto) dopo tanti anni di “clandestinità“. Tutti si aspettavano il botto, con testi che magari ricalcassero quelli amari e taglienti degli ultimi album, per un definitivo anatema lanciato sul mondo. Ma diventare visibili non significa fare scintille: significa affiorare dall’invisibilità per una rinascita. Per questo l’album è il segno più consapevole e maturo che Fausto potesse regalarci: le canzoni sono segnali di un’esistenza che riafferma la propria anima e i propri sentimenti per poter affiorare in contrapposizione all’invisibilità sostanziale nella quale si dibattono i paladini dell’apparire e della massificazione. E in questo senso afferma una diversa politicità, che rifiuta il successo mediatico, le grida e il sensazionalismo, le dichiarazioni e i progetti. È una politicità che passa attraverso ciò che la politica non sa riconoscere: l’uomo nella sua essenza e nella sua dignità. Si sente in Stand apart, in cui rivendica uno stare a parte che non è fuga dal mondo ma affermazione di un’identità che in questo mondo si definisce in opposizione al vortice di “lacrime che cadono”, “maiali che lottano” e di tutto il “dolore senza uscita” che ci circonda: non per negarli, ma per riconoscerli ripartendo da sé […]”