Dal suo sito:
Palermitano, da più di vent'anni segue con grande passione e interesse scientifico lo spettacolo dei poeti-cantastorie siciliani. Professore associato di Etnologia presso l'Università di Messina, Geraci è autore del volume Le ragioni dei cantastorie. Poesia e realtà nella cultura popolare del Sud (Roma, Il Trovatore 1996), un libro che costituisce il primo studio sistematico di tutti gli aspetti relativi alla comunicazione e al sapere dei cantastorie siciliani. Da molti anni a questa parte è anche riconosciuto quale attento interprete e continuatore dei cantastorie siciliani e, come tale, protagonista di una crescente attività poetica e spettacolare che lo ha visto lavorare a fianco dei più noti cantastorie. Socio fondatore e segretario dell'associazione Il Mondo dei Cantastorie, oltre al primo cd 'A chiazza fa scola. Radici e frutti di due cantastorie siciliani (Milano, Durema, 2000) realizzato in collaborazione col cantastorie Franco Trincale e al cd live Musica & Parole che lo vede a fianco di Fortunato Sindoni, Geraci ha da poco pubblicato il cd Io, cantastorie contenente ballate recenti quali Sangu e Sapienza sul caso Marta Russo, per la quale, nel 2000, ha ricevuto a Motteggiana (Mantova) il I Premio Giovanna Daffini. Con Desireé, nel 2003 ha ottenuto a Siracusa il II Trofeo Turiddu Bella. Come antropologo culturale ha appena pubblicato uno studio sui silenzi retorici e simbolici della poesia siciliana dal titolo Il silenzio svelato. Rappresentazioni dell'assenza nella poesia popolare in Sicilia (Roma, Meltemi, 2002). Attualmente Geraci ha in corso di pubblicazione un saggio antropologico incentrato su La mia vita di cantastorie, l’autobiografia di Vito Santangelo.