ZonaBriganti

Canzoni contro la guerra di ZonaBriganti

Sito ufficiale

Il Gruppo debutta il 30 Agosto del 2005, con una perfomance di 3 pezzi nel concerto di Eugenio Bennato a Gerace (RC).
Nel 2006 il gruppo è già richiestissimo dalle piazze e dal mondo dello spettacolo e lo dimostrano concerti in piazze importanti come:

NAPOLI (Concerto Euromediterraneo "New Taranta New Flamenco" con la presenza di Eugenio Bennato, Rioene Junno e Las Migas). BRINDISI (Notte della Taranta con la partecipazione di gruppi musicali del circuito Taranta Power).

ZAMBRONE (VV) (in occasione della II^ Edizione del Tamburello Festival).
MARSIGLIA (Francia) (Concerto Euromediterraneo con Pietra Montecorvino una delle voci più sensuali e intriganti del panorama mondiale)
SCILLA (RC) (Concerto per la 40^ Edizione del Festival del Sommelier).
Nel 2007 il gruppo è ospite più volte in trasmissioni televisive a livello regionale e nazionale come in occasione del VINITALY trasmesso dalla RAI. Stessa cosa per il concerto del 17.07.2007 a CIRELLA (CS) in occasione del "MODA, MARE & STELLE" presentato da Elisabetta Gregoraci e trasmesso a livello mondiale da PLAYTV. E' nello stesso anno che ZONABRIGANTI porta a termine il primo lavoro discografico, inciso nello studio di registrazione SUD STUDIO di Angelo Sposato a Cosenza con mastering a ROMA presso lo studio di FABRIZIO DE CAROLIS e progetto grafico della MC OFFICE di MASSIMO CITINO a Rogliano (Cs). Il disco riscuote da subito un grande successo anche in ambito nazionale grazie alla tournè successiva con oltre 60 concerti. Nel 2008 Zonabriganti colleziona oltre 80 concerti durante l' intero anno solare, chiudendo la stagione artistica con un progetto di 15 giorni dal nome "C'è quel Sud" ideato dall'Associazione "Zona Briganti del Savuto" insieme all'Istituto d'Istruzione Superiore "Antonio Guarasci" di Rogliano. Tale progetto ha visto partecipare oltre 60 alunni in seminari di musica e arte popolare (strumenti, canto e ballo) e scambi culturali con artisti pugliesi nella loro terra. Da questo progetto svoltosi nelle terre salentine e garganiche è nata la bellissima collaborazione con i maestri dei "Tamburellisti di Torre Paduli" (Lecce).

A Gennaio 2009 il gruppo si ottimizza inserendo nuovi componenti già affermati nel panorama musicale. Massimo, Andrea e Francesco si legano subito agli altri Enrico, Andrea, Ilenia, Mariachiara e Tiziano ed insieme a loro direttore artistico Angelo Sposato partono in Aprile per il meraviglioso Tour in Ecuador.
Questo vede Zonabrigranti partecipare al 17° Festival nominato "Nuevo Encuentro del Nuevo Mundo del Folclor" e rappresentare l'Italia, ma soprattutto divulgare nell'America Latina le tradizioni musicali calabresi.
Zonabriganti con le sue melodie e con i suoi balli hanno rappresentato la cultura millenaria calabrese della Tarantella. Durante la permanenza in Ecuador, Zona Briganti ha fatto ballare ed è stato applaudito con molto entusiasmo da più di 10.000 persone, nel corso delle sue esibizioni che non sono state limitate alla festa di Riobamba.
Zona Briganti ha eseguito le seguenti tappe: il 9 Aprile a Chunchi e a Alausì, paesini vicino Riobamba, il 10, l’11 e il 12 erano invece a Riobamba, sul palco del Coliseo Teodoro Gallegos Borja. Il 13 sono partiti per le province di Los Rios e si sono esibiti a Quevedo, il 14 a Valencia e Buena Fé, il 15 a Babahoyo, e il 16 a Azogues nella provincia di Cañar.



EUGENIO BENNATO SCRIVE:
Da oltre dieci anni ormai i miei concerti in Calabria, da Castrovillari a Reggio,
sono contrassegnati dalla presenza costante dei super appassionati di Rogliano
(cittadina vicina a Cosenza) immancabilmente presenti in prima fila con s
triscioni, tamburelli, e chitarre battenti e con il loro entusiasmo.
Molti di loro, portavano sulle spalle i loro figlioletti, che saltellavano
festosi sostenuti dai saltellanti genitori.
I "Briganti di Rogliano", come si sono fieramente autoproclamati,
mi offrono oggi una straordinaria sorpresa:
i bambini sono diventati adolescenti, e hanno formato un gruppo
musicale di straordinaria bravura, con le loro squillanti voci e la
loro giovanile energia ritmica su tamburelli e chitarre battenti.
Li ascolto per caso e non ho dubbi:
si tratta di un gruppo già in grado di testimoniare la grandezza
della musica popolare calabrese, e di manifestare contemporaneamente il carattere contemporaneo
di un movimento artistico nuovo e proiettato nel futuro.
Li porto immediatamente in sala di registrazione a Napoli,
e nasce per me il progetto "Zona Briganti".