Valmor Marasca è un cantautore brasiliano di origine italiana i cui avi partirono per il nuovo continente circa 110 anni fa. Il bisnonno era di Ala di Trento e la nonna vicentina. La lingua con cui Marasca si esprime ancor oggi è il "talian", lingua assai vicina al dialetto veneto e trentino di cui è rappresenta una koinè. Marasca è uno degli interpreti della propria cultura popolare che trova identiche radici alle nostre. Assieme ai canti del folclore veneto e italiano egli presenta i brani da lui composti e che cantano la realtà del Brasile del sud in lingua "talian", portando quindi, in modo a noi comprensibilissimo, una ventata di novità riferita alla cultura sviluppata dai nostri emigranti in terra brasiliana. L'artista, oltre al repertorio "talian" possiede anche quello in "aleman" (ossia in tedesco, giacché la zona in cui vive è presente anche questa cultura) e quello gaucho, altro tipico dello stato in cui vive ed opera (nella città di Garibaldi, nello stato del Rio Grande do Sul). Nel corso della carriera, Valmor Marasca si è esibito in Brasile e all'estero ed ha prodotto alcuni CD di musica "taliana" e locale (gaucha. CD) Angiolina, bela Angiolina / Banbino ne la cuna / I vol che me marida / L'ucelino de la comare / La bela dona / La bela Violeta / La colonbina / La dona bionda la volio no / La mia mama l'è ndata al marcà / La montanara / Le scale de l'ofizio / Me compare Giacometo / 'Merica 'merica / Moreto / O girato l'Italia e'l Tirol / Palpa dotore Per pagar i sonador / Poveri noi / Quatro cavai che trotano / Spunta 'l sole / Viva la nostra America .