I Mau Mau nascono nel 1991 dalle ceneri dei Loschi Dezi, con un nucleo iniziale composto da Luca Morino, Fabio Barovero e Bienvenu "Tatè" Nsongan che prende il nome dal movimento di liberazione keniano dalla dominazione colonica britannica. Iniziano a farsi conoscere con avventurosi mini concerti acustici tenuti solitamente al Balòn, famoso mercatino delle pulci torinese, proponendo testi in dialetto piemontese che parlano di viaggi, di personaggi singolari, di povertà, in una cornice sonora acustica fatta di chitarre, fisarmoniche e percussioni.
Dopo il primo mini album "Soma la macia", nel 1992 esce "Sauta Rabel", premiato al Premio Tenco come Migliore opera prima, poi, nel 1994, i Mau Mau replicano con "Bass paradis", missato nientemeno che negli studi di Peter Gabriel: musica come messaggio universale, al di là di qualunque appartenenza territoriale. Non a caso il terzo album "Viva Mamanera" presenta canzoni in italiano e piemontese, oltre che un testo in inglese maccheronico ("Union pacific") e una in un linguaggio misto tra italiano, piemontese e spagnolo ("Campeador de vigna"), in una vera babele di suoni.
Nel 1998 esce "Eldorado", mentre il gruppo continua a guadagnare credito in Italia e all'estero, dando il meglio di sè nei festival di tutto il mondo. Il 2000 è l'anno di "Safari beach", che si avvale di collaborzioni di prestigio come Sargento Garcia in "Due cuori", mentre l'anno seguente il combo festeggia i 10 anni di attività pubblicando "Marasma general", doppio album dal vivo contenente 23 canzoni e due inediti.