Goran Bregović (Горан Бреговић nell'alfabeto cirillico serbo) è nato a Sarajevo, in Bosnia-Erzegovina, il 22 marzo 1950.
Goran, giovanissimo, studia violino al conservatorio di Sarajevo e fonda il suo primo gruppo rock a soli sedici anni. Diventa presto un frequentatore assiduo degli ambienti artistici della capitale bosniaca dove, nella metà degli anni '70 incontra Emir Kusturica, all'epoca cineasta amatoriale e bassista in un gruppo punk. Nasce subito l'intesa: ad unirli un amore smodato verso il rock. Dopo il tempo della contestazione, però, viene quello del rientro a scuola. Emir parte per Praga, per frequentare la prestigiosa scuola di cinema; Goran invece prosegue i suoi studi di filosofia e di sociologia. Si arriva così all'uscita del suo primo disco, che riscuote un enorme successo. Seguono quindici anni che Goran passa con il suo gruppo, White Button, durante i quali interpreta fino alla nausea il ruolo dell'idolo giovanile, un'immagine sfibrante da cui si libera negli anni '80, quando compone la colonna sonora de Il tempo dei gitani di Kusturica. Ma ben presto scoppia la guerra in Jugoslavia e Goran si vede costretto ad abbandonare tutto per trasferirsi in Francia dove ritrova l'amico regista. Provenienti dallo stesso ambiente e dalla stessa generazione, scampati agli stessi pericoli, i due proseguono la loro fertile collaborazione per i film Arizona Dream e Underground, per le cui musiche Bregović attinge allo straordinario repertorio delle fanfare d'ottoni britanniche. Nel '94 Patrice Chéreau gli chiede di comporre la colonna sonora per il suo film La reine Margot e Goran crea una musica maestosa mista al rock, di grande effetto. A lui si devono inoltre le musiche del film Train de vie del regista rumeno Radu Mihăileanu. Bregović si è poi lentamente disimpegnato dall'attività di musicista per il cinema. Esaurito il sodalizio con Kusturica, cerca, riuscendovi, di conferire piena dignità alla sua musica per poterla interpretare e diffondere al di fuori dello schermo cinematografico. Si arriva così al 1998, con l'uscita di Ederlezi, che raccoglie brani tratti dai suoi capolavori per il cinema in cui folk, rock e paesaggi immaginari si fondono insieme.
Si è esibito nel gennaio del 2000 al Palasport di Firenze per un concerto di inizio millennio al fianco dei C.S.I.