Nato a Torino, Siviero ha frequentato per alcuni anni, non più giovanissimo, il panorama della canzone d’autore, anche se relegato nelle retrovie. È conosciuto soprattutto per Del carcere, disco assai interessante e acuto, sua seconda opera del 1975. Compilato sulla base di lettere, dichiarazioni e riflessioni di detenuti sulla loro condizione e sul funzionamento del sistema carcerario, è anche una lucida disamina su ciò che può portare in galera molti sottoproletari. In tredici brani l'album affrontava la condizione di emarginazione e sudditanza che si può provare nell'entrare nella struttura carceraria: dal confronto con i compagni, al confronto con la guardia carceraria, al reinserimento nella società. Prima di quell’episodio, comunque sottovalutato perché centrato su temi e linguaggio poco accomodante, è da ricordare l’esordio nel 1973 con Gianni Siviero, per i Produttori Associati, rimasto nella penombra, nonostante abbia ricevuto il premio della critica come miglior disco d’esordio. Nel 1974 compone per Dania, una giovane cantante, i brani dell'album Son sempre io la donna, sul tema della donna in rapporto all’uomo. Del 1977 pubblica per la Divergo Il castello di Maggio o dell’illusione, testimonianza semplice e poco colorata della visione che Siverio aveva della realtà d'allora.
Discografia
1972 Gianni Siviero (Produttori Associati PA LPS 43)
Non hai capito / Il momento giusto / Il fabbricone / Non ha importanza / Il rientro / Due rose / Sconosciuti / Migratrice / Fantasia / Periferia
1975 Del carcere (Divergo DVAE 003)
All'origine / Io vi racconterò / Fossano / Aspettando il processo / Trasferimento / Ed io già ti vedo // Tu che uscirai domani / Giancarlo e gli altri / Tu che hai sbagliato tutto / Non mi scrivere più / Madame Giustizia / Sono libero / Eccellenza
1977 Il castello di Maggio o dell'illusione (Divergo)
Come autore:
1974 Dania - Son sempre io la donna (Vedette VPA 8221)