Jackson Browne

Antiwar songs by Jackson Browne
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Jackson Browne
1972
Nato nel 1948 nella Germania Occidentale – i genitori fanno parte dell’esercito americano – Jackson Browne è un promettente autore folk e bazzica i locali di Los Angeles in cerca di fortuna. La trova prestando alcune composizioni ad altri cantanti: Nitty Gritty Dirt Band, Nico, Tom Rush, Steve Noonan. Viene infine notato dal boss della Asylum David Geffen, imprenditore scaltro e abile nel riconoscere i talenti emergenti della scena cantautorale e country-rock. Il risultato è il primo, omonimo album di Browne, che lo proietta immediatamente nella cerchia dei migliori autori in stile West Coast.

1973
Pupillo della critica, amato dai colleghi, Jackson Browne si fa apprezzare grazie a uno stile romantico ma non sdolcinato, folk ma impreziosito da pregevoli rotondità melodiche, letterato ma non spocchioso. I suoi album, compreso il più recente "For Everyman", non stravolgono le classifiche, ma si capisce che Browne è un cavallo di razza. Lo sanno di certo gli emergenti Eagles, che interpretano le sue "Take It Easy", "Doolin’ Dalton" e "James Dean", e lo sa perfettamente l’amico David Crosby, di Crosby Stills Nash & Young.

1974
È un anno cruciale per Jackson Browne, che dà alle stampe uno dei suoi album più acclamati e apprezzati: "Late For The Sky". Entro la fine dell’anno è disco d’oro. Potenza delle canzoni di Browne, ma anche della piacevolezza degli arrangiamenti, studiati col produttore Al Schmitt e con musicisti del calibro degli Eagles. Ma una tragedia attende il cantautore dietro l’angolo.

1976
In marzo la moglie del cantautore, Phyllis, si suicida. Il colpo è umanamente duro da assorbire, ma la vena artistica di Browne non ne risente. Mentre il successo di "Late For The Sky" trascina anche i primi album verso il traguardo del disco d’oro, iniziando un processo di riscoperta del catalogo del songwriter californiano, il nuovo "The Pretender" si rivela essere il maggiore successo di Browne. Ricco di ospiti illustri e prodotto da Jon Landau (lo scopritore di Bruce Springsteen), arriva al numero 5 della classifica americana e in pochi mesi vende un milione di copie.

1978 A inizio anno il cantautore statunitense raccoglie consensi per un disco anomalo, ma di grande impatto. "Running On Empty" è una cronaca in presa diretta del tour appena concluso, ma non è un semplice disco dal vivo. Contiene composizioni nuove di pacca registrate live, negli alberghi, nei camerini, durante le prove, persino durante i trasferimenti. Una specie di diario di viaggio rock che farà epoca e che contiene la cover di "Stay", un hit del 1960 di Maurice Williams.

1980 Dopo avere preso parte allo storico concerto No Nukes, una parata di star del rock contro l’energia nucleare documentato da un triplo album, Browne registra un altro lavoro, "Hold Out", questa volta addirittura da numero 1 in classifica, a riprova d’un talento inarrestabile, in costante ascesa. Sono anni d’intenso impegno politico e sociale, a sostegno delle cause della sinistra americana. Ma il periodo d’oro della carriera di Browne si chiude proprio con l’inizio degli anni Ottanta.

1983 Per la prima volta la critica mugugna mettendo in dubbio il valore di un album di Jackson Browne. Il disco in questione è "Lawyers In Love", dal taglio rock più duro e soprattutto dal songwriting meno lucido nonostante la preziosa "Tender Is The Night". È comunque un successo, ma apre una stagione nella quale l’impegno politico non è supportato da canzoni all’altezza della fama del cantautore. Che, nel 1985, farà parte del folto gruppo degli Artists United Against Apartheid, riuniti da Little Steven per incidere "Sun City" contro la discriminazione razziale in Sud Africa.

1986
Significativo dell’appannamento della vena di Browne, eppure fortemente impegnato e scagliato contro la politica estera degli Stati Uniti in America Latina, il nuovo album "Lives In The Balance" non va oltre la 23esima posizione nella classifica americana. In estate il songwriter fa parte del cast di artisti (dagli U2 ai Police) che si esibiscono a favore di Amnesty International. Parteciperà anche al concerto per il settantesimo compleanno di Nelson Mandela allo stadio di Wembley di Londra.

1989 L’ultimo atto del decennio si chiude con un album minore, forse il peggiore della carriera: "World In Motion" è dedicato alla madre, stroncata da un cancro l’anno precedente. Negli anni Novanta i fedelissimi continueranno a seguire Browne, nonostante una produzione discografica avara (solo due album, anche se di buona fattura, e una compilation). Di lui si parlerà soprattutto in virtù della turbolenta relazione sentimentale con l’attrice Daryl Hannah.