Bededeum

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Perché Bededeum?

".....bededeum bededeum mena la m'nata..." è la strana nenia che le anime dannate, descritte nella favola ligure apuana de "La M'nata", cantano ogni notte, scendendo al paese di Miseglia, ad insidiare i sogni e le coscienze dei viventi.

"...Un eterno ritorno dalla morte, un cerchio ininterrotto che dall'abisso della dimenticanza attorce alle anime dei vivi il fardello del ricordo. Un percorso che coinvolge tutti i sensi, partendo dal silenzio e tornando al silenzio, transitando attraverso quadri intessuti di simboli e di tensioni emotive..." (André la Vallette)

La memoria è esistenziale, per questo vogliamo appuntare qui di seguito alcuni passaggi fondamentali della nostra storia.

Il Progetto Bededeum nasce ufficialmente il 2 Settembre 1997, in seguito ad un fortuito incontro in occasione del concerto di un noto arpista italiano, Vincenzo Zitello.

A prescindere dall'occasione in sé, ciò che ci ha convinti a cominciare questa esperienza è stata la comune passione per la musica popolare, in particolar modo per quella di area cosiddetta "anglo - celtica" (tradizionale irlandese, bretone, inglese, scozzese...). Gruppi come Pentangle, Fairport Convention, Steeleye Span (...) hanno condizionato non poco il nostro gusto musicale, sebbene ciascuno di noi non si sia mai limitato al solo ascolto di musica "folk". Il rock di fine anni '60 ed inizio '70, il progressive inglese e quello italiano, la psichedelia americana, la musica di Canterbury, il Jazz e le figure cardine che hanno animato la grande stagione della rivoluzione musicale negli anni della contestazione - da Jimi Hendrix alla follia dei Gong di Daevid Allen, dal kraut rock tedesco dei Can ai Jethro Tull, dai King Crimson, ai Genesis; i Pink Floyd, Bob Dylan e, soprattutto, Fabrizio De André... Molti compagni di viaggio che ci hanno donato infinite sfumature, infiti modi di "sentire" la musica e che inevitabilmente hanno influito, o meglio “partecipato”, indirettamente, alla definizione del modo di comporre e di proporre la nostra musica.

E’ stato proprio questo il motivo per cui abbiamo abbandonato quasi subito la strada della musica "tradizionale" pura, sul modello irlandese, avventurandoci in mille sperimentazioni e contaminazioni che hanno toccato la musica antica, le sonorità balcaniche e mediorientali, gli intrecci della musica barocca e le mille influenze che ogni componente del gruppo inevitabilmente portava con sé.

Dicembre 1997 - La prima apparizione live del gruppo (difficile parlare ancora di un concerto…) si è avuta a pochi mesi dall'inizio della nostra avventura, in occasione di una festa presso il Centro Patapin, organizzata all’Autoaiuto Psichiatrico di Carrara. Il repertorio era molto scarno, composto per lo più da brani della tradizione popolare irlandese ed inglese, arrangiati alla meglio, con i pochi strumenti che avevamo a disposizione: una small pipes (una piccola cornamusa a mantice senza bordoni), un whistle irlandese, due chitarre e un flauto dolce, un paio di percussioni improvvisate.

La prima formazione Bededeum era composta da:

Antonio Pincione – chitarre
Davide Lazzaroni – voce, flauti, percussioni e recitato
Enrica Mariani – voce solista
Fabio Ghelli – chitarra e cori
Jacopo Bisagni – flauti e small pipes
Martino Salvetti - violino



8 Agosto 1998 - La data del primo concerto vero e proprio del gruppo, in cui abbiamo realizzato uno spettacolo organico, arricchito dalle videoproduzioni artistiche di Lara Borghetti, proiettate direttamente sui nostri corpi, a creare l’effetto di “quadri dinamici”, fatti di musica ed immagini, suoni e colori. Il concerto si è tenuto nel suggestivo castello di Calice al Cornoviglio in provincia di La Spezia ; un maniero che ricorda molto le illustrazioni gotiche ottocentesche. Un luogo ideale per il tipo di spettacolo che proponevamo. A prescindere dall’essere legati a questo episodio perché rappresenta di fatto l’inizio effettivo della nostra attività musicale davanti ad un pubblico, ognuno di noi è intimamente legato al concerto di Calice per diversi motivi, non ultimo l’essere riusciti nell’intento di creare una precisa atmosfera, capace di coinvolgere il pubblico profondamente; instaurare quel particolare “contatto” di cui si ha bisogno per trasmettere una sensazione, un’idea, un messaggio…

Fu proprio in seguito a questo concerto che il progetto Bededeum entrò a far parte del “Centro Studi Tecnognimici”, seguendo la filosofia lavallettiana degli spazi dinamici .

13 Marzo 1999 – Enrica Mariani lascia il gruppo e viene sostituita dopo qualche mese dalla cantante Laura Mannocci, nel frattempo il repertorio si arricchisce di nuovi brani di composizione. Ad aprile fa il suo ingresso nei Bededeum anche Davide Giromini, un tastierista da poco convertitosi alla fisarmonica.

13 Agosto 1999 - Con la nuova formazione, ma senza Fabio Ghelli infortunato, suoniamo per la prima volta nel borgo di Nicola di Ortonovo (SP), all’interno della “Passeggiata Musicale”, organizzata dal Comune di Ortonovo. Il concerto di Nicola rappresenta un’altra tappa fondamentale nella storia del gruppo, offrendoci molti spunti per la definizione di un nostro stile personale, di gruppo, sia per il modo di comporre che di proporre la nostra musica ed il nostro spettacolo in genere. Da ricordare in quell’occasione la partecipazione dell’autore e poeta Mario Baccigalupi, interprete di due poesie dell’autore americano Charles Bukowski, recitate con suggestiva maestria su improvvisazioni di uillean pipes e bouzouki. La contaminazione fra musica, prosa e poesia è uno degli elementi che ci ha più caratterizzati nel corso della nostra storia.

15 Gennaio 2000 – Il nuovo millennio comincia con alcuni cambiamenti radicali nella formazione. A Laura Mannucci , uscita dal gruppo a settembre, si sostituisce la nuova cantante Micaela Guerra che si dimostra subito essere un’ottima interprete per il ruolo di voce solista dei Bededeum. L'ingresso di Micaela nell'organico è accompagnato da una breve partecipazione di una seconda voce femminile, Miriam Dell'Amico; un esperimento che non ha seguito. A breve distanza entrano a far parte dei Bededeum altri due elementi fondamentali per il proseguo del progetto: Rodolfo Giardina e Gabriele D’Ascoli, rispettivamente alle percussioni e alla chitarra basso. Quest’ultimi già insieme in una formazione hard-core ben conosciuta nella zona, gli Arsi Vivi. Rodolfo è un cantante molto bravo, di grande esperienza, che fra le altre cose è stato la voce del gruppo rock progressivo Cage (ex Sound Proof Red), oltre ad avere un’ottima esperienza come batterista. Gabriele D’Ascoli invece è il chitarrista degli Arsi Vivi ma, fra le altre cose, suona anche il basso nella più famosa formazione heavy metal degli Angels Grace.

20 Maggio 2000 – Rodolfo ha l’indiscusso merito di aver dato una forte spinta in avanti al progetto Bededeum, sostenendo con decisione una maggiore attività live ed introducendo per la prima volta l’idea di una registrazione del materiale prodotto. Il primo appuntamento con uno studio di registrazione si ebbe proprio in occasione dell’uscita dell’ultimo album autoprodotto degli Arsi Vivi, per il quale abbiamo arrangiato ed inciso un brano di loro composizione. L’esperienza positiva di quella registrazione ci ha convinti a mettere nero su bianco il materiale composto fino a quel momento e ci siamo riproposti di lavorare al progetto di album nostro – ovviamente nel rispetto dei tempi biblici dei Bededeum…

3 Agosto 2000 – Concerto nelle rovine dell’antica città di Luni. Non ci sono parole sufficienti per descrivere quanto è stato importante per noi quel concerto. I ruderi di un antico teatro romano, nella campagna della Val di Magra. Il silenzio assoluto e la notte tiepida che avvolgeva tutto e tutti, nascondendoci al mondo. Un folto pubblico silenzioso. Le torce e le proiezioni virtuovisive di Lara Borghetti, che giocano con le cose e coi corpi, traducendo in immagini dinamiche, ombre sinuose, la musica degli strumenti… Il primo concerto “amplificato”…

Questa la formazione:

Antonio Pincione – chitarre, bouzouki, mandolino
Davide Giromini - darmonica
Davide Lazzaroni – voce, flauti, percussioni e recitato
Fabio Ghelli – chitarre, balalaica, cori, recitato
Gabriele D'Ascoli - basso
Jacopo Bisagni – flauti, whishtles, uillean pipes, piva dal carner
Martino Salvetti – violino
Micaela Guerra – voce solista
Rodolfo Giardina – percussioni, cori



Il concerto di Luni ha inaugurato un periodo di intensa attività live, che ha toccato diverse città del nord Italia. Proprio in questo momento della vita Bededeum viene a delinearsi una proposta artistica del gruppo, divisa sostanzialmente in tre soluzioni distinte:

- Attività di musica di strada: seguendo la tradizione degli antichi musici girovaghi, si offre un repertorio musicale caratterizzato per lo più da musica antica e musica di nostra composizione “in tema”, indossando abiti medievali e associando alla proposta musicale una sorta di improvvisazione farsesca, al fine di interagire con il pubblico. Il tipo di spettacolo è rivolto squisitamente a contesti di rievocazione storica, mercati medievali e affini…

- Concerti: una proposta adatta per lo più a concerti di piazza, in locali pubblici, rassegne musicali. Si presenta un repertorio di brani vari, per lo più di nostra composizione, in cui l’elemento scenico/teatrale è ridotto al minimo indispensabile.

- Spettacolo: dedicato per lo più a luoghi particolarmente suggestivi o situazioni organizzate ad hoc. Si propone una forma di concerto/spettacolo organizzato sulla base di un plot preciso, in cui gli elementi scenici e le soluzioni teatrali rivestono un ruolo fondamentale. Questo tipo di proposta artistica è stata molto ridimensionata con l’andar del tempo…

Fondamentale è stato l’incontro con Walter Siccardi, responsabile della gruppo di rievocazione storica “Confraternita dell’Arco e della Spada” di Aqui Terme, conosciuto proprio ad Agosto del 2000 in occasione del Mercato Medievale di Filetto, in Lunigiana. Walter è un maestro d’armi e come tale ha lavorato alla realizzazione di diversi film, fra i quali “I cavalieri che fecero l’impresa” (2001), del regista Pupi Avati ed il film “King Arthur” (2004) di Antoine Fuqua. L’amicizia con Walter ci ha permesso di partecipare ad alcuni interessanti happening di rievocazione storica, soprattutto in Piemonte ed in Lombardia.

11 Novembre 2000 – Registriamo per la prima volta qualcosa di nostro. Lo studio è in casa di Rodolfo Giardina, dove poi verrà registrato il nostro prima lavoro completo. I brani scelti sono: Fairy Nurse, brano del gruppo Whisky Trail, Foggy Dew , storico brano legato alla lotta di liberazione del popolo dell’Irlanda dall’occupazione britannica, e il Tourdion brano medievale francese. La scelta di questi brani è spiegata con il fatto che, pur non essendo di nostra composizione ma solo “arrangiati” secondo il nostro gusto, rappresentavano di fatto tutti gli aspetti che ci avevano caratterizzato fino a quel momento.

Il 2001 ci vede impegnati in molti concerti un po’ ovunque, alcuni particolarmente suggestivi, come il secondo appuntamento con Calice al Cornoviglio, il concerto alle “Pietre Bianche”, o quello “in casa”, l’8 Agosto sul grande palco di Piazza Alberica a Carrara. I “Viaggi Bededeum” si fanno sempre più frequenti, rigorosamente in macchine stracolme di strumenti di ogni genere e forma. Da menzionare anche la collaborazione artistica con Fabio Lucetti, nel ruolo di “maestro di cerimonia” bergmaniano all’interno dei nostri concerti. Un 2001 piuttosto intenso, con il G8 di Genova a fine Luglio e l’attentato alle torri gemelle di New York l’11 Settembre…

28 Settembre 2001 – Comincia la registrazione del nostro primo lavoro in studio. Si chiamerà “Brevistele”, un nome scelto per associazione linguistica fra due sinonimi “Brevi” e “Stele”, con riferimento alle statue sacre antropomorfe, lasciate nei boschi dalle antiche popolazioni liguri-apuane che abitavano queste terre. Il primo a mettersi davanti al microfono per la registrazione dell’album è Fabio Ghelli con la sua chitarra. Avevamo problemi di tempo, perché da lì a poco sia Fabio, sia Jacopo Bisagni sarebbero partiti per le rispettive città europee scelte per il periodo di studi dell’Erasmus. Fabio parte per Tubinga, in Germania, il 1 Ottobre e ritorna a Dicembre, ma solo per una breve visita natalizia. Jacopo parte per Galway, in Irlanda, il 3 Gennaio 2002. Cerchiamo di sfruttare al massimo i pochi giorni della loro presenza per registrare quanto più possibile. L’architettura del brano è definita. Lo studio di registrazione è allestito a casa di Rodolfo, che fra le altre doti ha anche quella di essere un buon tecnico del suono. Il lavoro al disco procede a rilento per diversi contrattempi.

7 Giugno 2002 – Il disco Brevistele è finalmente terminato e consegnato alle macchine per la stampa. Uscirà ufficialmente il 29 Giugno 2002.

19 Luglio 2002 – Una delle esperienze più ridicole vissute dal gruppo Bededeum: la partecipazione al Tim Tour, con tanto di concerto in piazza Garibaldi a Livorno davanti ad una flottiglia di adolescenti urlanti (non certo per noi.. ma per i belloni del programma della De Filippi), con uno splendido “Red Ronnie” Ansaloni. Come conciliare il mondo dei “tronisti” con un gruppo che si presenta in calzebraghe e cornamuse…?

Purtroppo lo stress collegato alla lunga e sofferta registrazione dell’album, le imminenti nuove partenze di Fabio e Jacopo per Germania e Irlanda, l’auto-sospensione provvisoria dal gruppo di Martino Salvetti (ormai chiamato Martinoki il Chimico) a causa di problemi personali, hanno creato un senso di instabilità e insicurezza, alimentando uno stato di tensione fra gli elementi del gruppo. Nonostante gli ottimi riscontri di critica e di pubblico ottenuti con la diffusione del disco e nei vari concerti di promozione, le cose peggiorano di giorno in giorno. Comincia una delle fasi più critiche della nostra esistenza.

5 Agosto 2002 – Durante un incontro chiarificatore, Rodolfo Giardina decide a malincuore di lasciare i Bededeum.

Nonostante la frattura il gruppo prosegue, sostenendo alcuni interessanti concerti e partecipando in formazione ridotta (Davide Lazzaroni, Davide Giromini, Fabio Ghelli) ad un progetto della scuola del Teatro Grotowsky di Pontedera.

Accanto all’attività concertistica ordinaria, l’interazione con il mondo del teatro prosegue nel 2003 con una proposta della Compagnia Teatro degli Auras (oggi Blanca) di Carrara, in relazione ad un loro spettacolo “Terre di Nessuno – Viaggio di un Ulisse qualunque” per il quale il gruppo ha composto alcune musiche.

Agosto 2003 – Sull’onda della collaborazione con il teatro degli Auras una parte del gruppo partecipa alla turné in Sardegna dello spettacolo “Sottosopra”. Davide Lazzaroni, Davide Giromini, Fabio Ghelli e Antonio Pincione si ritrovano così ad interpretare il ruolo di musicisti della prima metà del 1900.

Valige di cartone, scarpacce risuolate, decorosi pezzenti dallo spirito rivoluzionario e libertario, odore di brillantina, salnitro e polvere da sparo. Si smettono gli abiti medievali e si cominciano ad indossare gilet e orologi da tasca, giacche con camice bianche e fiocchi levalliere neri. Una scelta di percorso che non è solo l’apparenza, l’aspetto scenico, il costume. Il nuovo mondo Bededeum è qualcosa che di certo rappresenta la “appartenenza”: appartenenza ad un’idea, ad un percorso, ad una terra, alla storia di migliaia di esseri umani anonimi, apparentemente silenziosi, che non si arrendono alla condanna di una vita misera e che affermano il proprio diritto ad un’esistenza libera camminando a testa alta, nelle proprie vecchie scarpe risuolate, ostentando dignità nei loro vestiti buoni "della domenica", rattoppati alla meglio. La musica, intesa come linguaggio di note, risente inevitabilmente di questo nuovo bisogno di raccontare e di raccontarsi. Si arricchisce di sfumature e ricerca nuove sonorità.

Jacopo si è ormai trasferito in Irlanda, dove insegna filologia celtica e antico irlandese all’università di Galway, mentre Fabio dalla Germania è passato al Giappone, impegnato anche lui nei suoi studi matti e disperatissimi. Entrambi comunque mantengono la loro parte nell’organico del gruppo. Davide Giromini ha invece deciso di intraprendere una carriera solista, pubblicando un primo disco (Apua Mater) nel 2005, che ha riscosso un buon successo, non solo a livello locale, proseguendo poi con la fondazione di una nuova formazione che prende il nome proprio dal titolo di quel suo primo lavoro.

Fra il 2004 e il 2005 l’attività concertistica del gruppo è calata sensibilmente, per ovvi motivi logistici, anche se tutte le esibizioni di questo periodo sono considerate fra le migliori della nostra storia. Citiamo fra tutte l’esibizione al “Cantiere San Bernardo” di Pisa: una chiesa sconsacrata, convertita a centro culturale, in cui il progetto Bededeum ha allestito uno spettacolo di due ore. Proprio con le immagini di quel concerto il giovane regista Gabriele Lucchetti ha realizzato un cortometraggio molto suggestivo.

2006 - Dopo un periodo di assestamento il gruppo Bededeum ha ripreso il suo cammino con nuove idee e obiettivi precisi. Alcuni cambiamenti strutturali nella formazione hanno permesso al progetto di sperimentare l’apporto di nuove sonorità nell’arrangiamento dei brani.

Settembre 2006 - comincia la registrazione del nuovo disco...

La storia continua…