Comunista libertario livornese (1894-1956). Fece circa 15 anni di galera, dal primo dopoguerra (per diserzione) agli anni 30 sotto il fascio; poi fuggì clandestinamente negli USA, dove divenne romanziere di successo ("Il pino e la rufola", sul biennio rosso). Si scontrò con la Mano Nera ma riuscì a sfuggirle rientrando in Italia nel 1945; giornalista all'Unità, in continua lite col giornale per le sue posizioni libertarie. (Pardo Fornaciari)