Anarchici carraresi facenti parte degli "Arditi del Popolo", nel 1921 scrissero "Figli dell'officina" prima di affrontare le squadracce fasciste. Purtroppo non siamo per ora riusciti a reperire altre notizie biografiche in rete.
Giuseppe Raffaelli, nato il 30 gennaio 1892 a La Soggetta di Cerreto (montagnoso) ha lavorato nelle cave di Carrara come riquadratore e nel 1921 è stato uno degli organizzatori degli Arditi del Popolo di Massa Carrara. Con l’avvento del fascismo è costretto ad emigrare in Francia facendo svariati mestieri (manovale, scalpellino, elettricista, contadino...), partecipa alla rivoluzione spagnola del 1936, nella brigata Libero Battistelli, nei pressi di Barcellona dove viene ferito. Rientra a Nizza, viene arrestato durante il governo Petain e internato nel campo di Fernet Dans l’Ariegé dove rimane fino al 1943. Consegnato al governo italiano, è condannato a cinque anni e inviato al confino di Ventotene per essere poi liberato dopo il 25 luglio.