Dal sito ufficiale
Siamo un collettivo piuttosto giovane con poco più di un anno di vita e composto da reduci di altri progetti precedenti a parte Daddi che è alla sua prima esperienza all’interno di un gruppo. Nasciamo nell’agosto 2003 come progetto punk’n’roll senza assumerci particolari “obiettivi” o progettualità e comunque senza porci alcun limite compositivo, con Bebbo e Bruno alle chitarre, Kasti al basso, Daddi alla Batteria e Cristian (già cantante degli Inkarakùa) alla voce, quest’ultimo ha poi scelto di abbandonare il gruppo per motivi personali così si è andati avanti in forma ridotta e ora cantiamo in tre.
Il termine “arrastu” deriva direttamente dall’attività agricola, caratteristica della nostra zona, e significa il selciato…ovvero la linea guida che si traccia in terra per seminare. Il nome a.f.d.a. significa fuori dal selciato, fuori dalla linea guida. Questo nome e’ stato scelto in quanto musicalmente e a livello personale, non scegliamo mai una linea fissa o preimposta da seguire…ovvero abbiamo piena libertà nei nostri intenti. Significa star fuori dai binari, non avere predisposizioni, fare e agire senza il permesso di nessuno e in piena autonomia.
Nell'agosto del 2004 registriamo il nostro primo (e per ora..) unico lavoro ISTORIAS, contenente 9 pezzi tutti cantanti in sardo. Il disco viene registrato in 2 giorni presso il Foxi studio di Gio' Mancosu.
Durante tutto questo tempo pero' i concerti sono stati davvero tanti e in situazioni piu' diverse. Siamo ora in fase di realizzazione dei nuovi pezzi che andranno in uno split con i Ke'Ke'm..lo split dovrebbe chiamarsi "SA gIUSTIZIA A INNANTISI" (la giustizia e' meglio averla davanti)...
Per noi non può esistere un concetto di “territorio nazionale” espresso come sudditanza verso uno Stato (nel nostro caso italiano). Il territorio in mano allo Stato è storicamente e culturalmente un insieme di realtà e identità diverse e in principio autoctone, siciliani, lucani, friulani e liguri (tanto per citarne qualcuno, purtroppo non conosciamo la realtà abruzzese) conservano, anche se in minima parte, caratteristiche proprie. L’unificazione dell’Italia è stato un semplice accattonaggio patriottico giocato sulla pelle di migliaia di proletari e trova oggi la sua massima espressione nello stare davanti alla TV a guardare le partite della nazionale di calcio e a piangere i soldati “di pace”. Un conto è una lotta di liberazione nazionale, un conto è il nazionalismo autoritario e coercitivo. Per noi proporre la nostra musica e le nostre idee al di fuori dei confini naturali propri di un’isola significa molto. Si tratta di semplice gioia nel diffondere la nostra creatività e il nostro messaggio scambiando contatti sempre nuovi con realtà diverse dalla nostra, perché in sostanza ci sentiamo cittadini del mondo intero e non confinati in un ghetto circondato dal mare.
Il primo esempio di musica impegnata in Sardegna lo troviamo nel gruppo Rubanu di Orgosolo, quattro tenores e una fisarmonica che iniziano a suonare nel 1969 proprio in occasione dei moti di Pratobello. Riteniamo si possano considerare come il primo gruppo “kombat” dell’isola! Citazioni a parte, siamo quattro individui con gusti diversi l’uno dall’altro che riescono a far confluire ciascuno le proprie idee in qualcosa di comune. Ci rifacciamo insomma al vero concetto di punk inteso come libertà di espressione e creatività immediata.