Gli Effemme, moniker dietro il quale si celano Michele “Mud” Negrini e Francesco “Fry” Moneti, stanno dalla parte di tutti questi “Colpevoli” e il loro recente album vuole rendere omaggio, nel provocatorio titolo, a coloro che hanno scelto di “restare umani”.
Mud, chitarrista e cantante, è un artista socialmente impegnato: è stato infatti vincitore per due volte del “Premio Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”, ha ricevuto da Don Luigi Ciotti una menzione speciale al festival “Musica Contro le Mafie” e fa parte dell’ensemble “Banda Rully Frulli”, un progetto di inclusione e promozione sociale. Moneti, violinista e polistrumentista, è noto principalmente come componente dei Modena City Ramblers e della Casa del Vento ed ha al suo attivo l’album solista “Cosmic Rambler” (2021). L’alchimia tra i due musicisti è nata due anni fa durante una serie di live e ha dato vita, gradualmente, alla composizione di materiale inedito all’insegna di un folk di nuova generazione che parte dalla tradizione italiana per contaminarla con svariate influenze. Chitarre, mandolini, violini, bouzouki, percussioni e shaker creano così suggestioni sonore che spaziano dalla canzone d’autore al reggae. Da segnalare, poi, la presenza in alcuni brani di amici come Davide “Dudu” Morandi (MCR), Tommaso Cerasuolo (Perturbazione) e Il Cile.