Luca Sterle, alla guida de Il Fauno di Marmo ha ben assimilato la lezione dei gruppi italiani di progressive storico quali Osanna, Delirium e Jumbo, con qualche richiamo ai grandi Jethro Tull, rielaborando quei suoni per adattarli ai nuovi contesti. Quel flauto micidiale ci riempie le orecchie di gioia. "Hop Prog", della durata di oltre 11 minuti sembra uscito da una vecchia pagina degli anni '70. E non è l'unico esempio. IL gruppo, proveniente dalla provincia di Gorizia, non è nuovo sulla scena musicale italiana. Semplicemente ha cambiato parecchie volte il suo nome nel corso del tempo. Agli inizi degli anni '90, una prima versione della band si chiamava Mirror Train (remember Osanna?), poi Il Treno degli Specchi e ancora The Rebus. Fermiamoci su queste ultime due incarnazioni. Quello che resta de Il Treno degli Specchi è una registrazione "bootleg" dal vivo del 1994 (che si apre proprio con "Hop Prog") e che, guarda caso, è già presente sulla Stratosfera dal 2013 . I Rebus, invece, prima di diventare Il Fauno di Marmo, registrarono due album, "The Rebus" nel 2002 e "Acroterius" nel 2005. Nel 2014 la Andromeda Relix ha pubblicato un doppio CD antologico intitolato "The Rebus Years 2001-2012" con i brani dei due album ufficiali più una bonus track. Al momento "Canti, racconti e battaglie" è l'unico CD realizzato dalla nuova formazione Il Fauno di Marmo.