Iva Zanicchi
Inserisco questa biografia per dovere, dissociandomi totalmente dall'inserimento nelle "Canzoni contro la guerra" di una canzone, pur bella, appartenente al repertorio di un'attuale militante nel "partito" guerrafondaio di Silvio Berlusconi.
(Riccardo Venturi)

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Nata a Ligonchio, Reggio Emilia, il 18 gennaio 1941.
Le lezioni di canto, la partecipazione come concorrente nella trasmissione televisiva Campanile Sera, condotta da Mike Bongiorno, un tour in tutte le balere romagnole. Tutto in pochi anni. Ne ha venti quando - incoraggiata da Gianni Ravera - nel 1962 si iscrive al Concorso per voci nuove di Castrocaro arrivando terza. Poi l'incontro con Giobatta Ansoldi, titolare dell'etichetta discografica Ri-Fi, il suo primo contratto, il suo primo singolo (Sei ore). Infine la grande occasione: nel 1964 presenta al Burlamacco d'Oro Come ti vorrei, versione italiana di Cry to me, un blues che le permette di utilizzare al massimo la sua potente voce calda e genuina. Grazie a questo brano l'anno successivo approda al Festival di Sanremo con I tuoi anni più belli, proprio prima dell'uscita del suo album, Iva Zanicchi, realizzato con l'orchestra di Augusto Martelli. Il disco ottiene il Premio della critica discografica.
Strada ormai spianata verso il successo: nel 1966 al Festival di Sanremo con La notte dell'addio, nella classifica delle vendite con Ci amiamo troppo, al Disco per l'estate con Fra noi, al Festival di Napoli con Ma perchè e Tu saie 'a verità. Nel 1967, con Claudio Villa, vince il Festival di Sanremo presentando Non pensare a me (due milioni e mezzo di copie vendute). L'anno dopo il matrimonio - con Tonino Ansoldi, figlio di Giobatta e direttore artistico della Ri-fi - e ancora in riviera con un pezzo di Umberto Bindi, Per vivere.
È il momento del grande boom: nel 1969 vince di nuovo il Festival di Sanremo con Zingara che, cantata con Bobby Solo, si piazza al primo posto della hit parade, restandovi per circa tre mesi. Nel 1970, invece, la canzone l'Arca di Noè, scritta da Sergio Endrigo, arriva terza. Nello stesso anno escono Un uomo senza tempo (dedicata al poeta Giuseppe Ungaretti), Caro Theodorakis, con testi di Mogol (contiene l'hit Un fiume amaro), Caro Aznavour, contenente dieci pezzi dello chansonnier e Shalom, raccolta di dodici canti ebraici.
In sequenza arrivano album ma anche premi: nel 1971 Disco per l'estate (La riva bianca la riva nera), Canzonissima (Coraggio e paura), nel 1972 Disco per l'estate (Nonostante lei) e terzo posto a Canzonissima (Mi ha stregato il viso tuo), nel 1973 ancora Disco per l'estate con I mulini della mente.
Poi tournée all'estero: si esibisce al Madison Square di New York, in Spagna, all'Olimpia di Parigi. Nel 1974, dopo quattro anni di assenza, torna al Festival di Sanremo ed è ancora vittoria con Ciao cara come stai.
Altre soddisfazioni negli anni successivi: nel '75 rappresenta l'Italia all'Eurofestival, nel '76 è la prima cantante leggera a tenere un concerto al Teatro Regio di Parma, tempio della lirica. Dopo un periodo di riflessione - divorzia dal marito - torna alla ribalta nel 1983 presentandosi alla Mostra della Canzone di Riva del Garda con Aria di Luna. Nel 1984 è di nuovo al Festival di Sanremo con Chi mi darà.
È la sua ultima apparizione e il suo ultimo momento di gloria nella canzone. D'ora in poi infatti per lei si apre una nuova carriera. Nel 1985 debutta in veste di presentatrice televisiva con Facciamo un affare. Poi il suo marchio di fabbrica: Ok il prezzo è giusto che la lancia come star televisiva delle reti Mediaset. Carlo Conti infine la porta in Rai scegliendola come partner nella conduzione di Domenica in 2000.