Giuseppe Giusti (1809-1850) è stato uno dei protagonisti di quella biblioteca della democrazia che dalla Toscana contribuì ad avviare il processo risorgimentale italiano, teso a unificare la nazione liberandola dall’egemonia asburgica.
I temi dei suoi versi risultano fondamentali anche per i lettori del presente tempo globalizzato: una religiosità aperta alla libertà e alla tolleranza, un sentimento nazionale capace di dialogare con i popoli delle altre nazioni europee, una collocazione da credente pronta ad opporsi al potere teocratico clericale e ad ogni sacralizzazione di alleanze tra trono e altare, la capacità di fare satira religiosa senza cadere nella blasfemia, il sarcasmo contro ipocrisia, trasformismo, disonestà morale e intellettuale.
da : Amedeo Bartolini
Riscoprire Giuseppe Giusti
2019 Polistampa