Fausto Rossi detto "Nino" è stato il maggior cantautore meneghino (definito da molti il successore di Giovanni D'Anzi, in quanto, come il maestro, aveva la capacità di mettere in poesia qualsiasi tema e qualsiasi emozione). Figlio di un brumista, nasce il 23 aprile 1923 a Milano, città alla quale è stato sempre legato da un profondo amore e dove muore per un enfisema polmonare, lasciando la moglie Jolanda e due figli, il 30 aprile 1997. E' sepolto a Musocco.
Dice di lui Gianni Ferri: "I suoi passatempi preferiti erano il gioco della scopa, un buon bicchiere di vino e una bella cantatina. Spesso si incontrava con gli amici nelle caratteristiche osterie che facevano da cornice ai Navigli e fuori porta. Infatti l'ho conosciuto casualmente negli anni ''70 in una delle poche fucine del folklore meneghino: "La Briosca", tipica osteria che si affacciava sul Naviglio Pavese, gestita dal mitico "Pinza" e che grazie alla frequentazione di personaggi stravaganti, fantasiosi o genialoidi, è stata, unitamente al Praticello e al Moncucco, il trampolino di lancio della rinata canzone meneghina. Il suo humor era proverbiale. L'apice del suo successo data intorno al 1975; i suoi motivi cominciano ad affermarsi e la gente con entusiasmo genuino lo rincorre nelle osterie che lui frequenta per ascoltarlo dal vivo."
La sua ricca produzione poetico-musicale spazia dai ricordi storici, alla vita di tutti i giorni, ai luoghi e alla natura della sua città, ribadendo la fede nei valori consolidati della nostra tradizione. Il suo - come dice lui stesso - è "un dialetto parlato ai nostri giorni che non ha bisogno di vocabolario per essere scritto o capito".
Due volte vincitore del Premio Giovanni D'Anzi è stato per tre anni Meneghin con la sua Cecca, impersonata da Wilma De Angelis.
Nel 1978 il sindaco Carlo Tognoli gli conferisce l'Attestato di Benemerenza Civica intendendo così ricordare i meriti da lui acquisiti ed il contributo speso a favore dello sviluppo culturale e artistico della nostra città e nel 1980 il Comune di Milano gli conferisce l'Ambrogino d'oro.
Suoi sono anche l'ideazione dell'Arca Canora, organizzata con Radio Meneghina, il Festival della canzone milanese, la festa popolare annuale "El dì de la Montagnetta" ("on monton de terra...per nascond i orror de la guerra".
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