Biografia fornita dall'autore
Marco Chiavistrelli esordisce nel 1973 come cantautore fortemente impegnato (scrive tra l' altro Compagno Presidente, Dante Di Nanni, e Ballata per Salvador Puig, brani molto cantati dal movimento studentesco e politico del periodo), fa concerti in tutta Italia (circa 100) fino al 77 collaborando e suonando con Pino Masi, Piero Nissim, Alfredo Bandelli nel Canzoniere Pisano e al Teatro Operaio, facendo spettacoli coi più celebri cantautori del periodo (Battiato, Bennato, Venditti, Guccini, Branduardi, De Gregori, Lolli etc..) tourneè con Gli Area e Giorgio Gaslini, e suonando con Toni Esposito, Napoli Centrale, Giovanna Marini, Canzoniere Lazio, Ivan Della Mea, Enzo Del Re, Davide Riondino e tanti altri.
A titolo di esempio canta al Festival Nazionale di Licola(25000 persone!), Libertà 2,3,4 a Pisa, al Concerto a Firenze per Msi fuorilegge, nei palasport di tutta Italia, scuole, quartieri, università ..
In questo periodo diversi artisti, come Enzo del Re e Il Canzoniere di Mestre ripropongono le sue canzoni.
Dopo una pausa riprende nel 1984 con un repertorio leggermente diverso, più personale anche se sempre alternativo, con "Volerò come un Corvo" il secondo lavoro musicale italiano recensito sulla rivista "Buscadero" dopo Paolo Conte. Fa concerti, escono recensioni anche su Grande Vetro.
Nel 1991 pubblica" Ma perchè il grande vento non torna mai" (recensioni su Buscadero, Fare Musica, il Mercatino Musicale, il Tirreno, novella 2000,..), lavoro di respiro internazionale, con tratti esistenziali ed impegnati assieme. Dal 2000 Marco riprende i contatti col movimento e dai festival di Cuore, Unità, giovanili etc. riapproda ai suoi "territori" più consoni : festival rivoluzionari, il sociale, feste di Liberazione, per la pace, per Carlo Giuliani, per emergency, per comitati dei disoccupati, per circoli di anziani.. Suona con quasi tutti gli artisti più sensibili in questo senso, Gang, Bobo Rondelli, Casa del Vento, Les Anarchistes, Carlo Monni, David Riondino, Alessio Lega, Pardo Fornaciari, Luigi Grechi, Max Manfredi, Del Sangre, Davide Giromini etc.., scrive un nuovo repertorio veramente umanitario rivolto ai grandi temi del razzismo, della guerra, dei profughi, della miseria, dell’Africa, unendo una musicalità molto particolare (un po' diversa dai soliti cantautori italiani sia intimi che popolari) molto grintosa e folk.
Nel 2002 Un suo brano viene scelto per il CD “Piazza Carlo Giuliani ragazzo” di cui sono state già vendute 11000 copie e con i cui ricavati è già stata costruita una scuola nel Saharawi e dati contributi ad "Emergency" per un ospedale a Gerusalemme est., dove suonano tutti i gruppi italiani più famosi Subsonica, Modena city Ramblers, 99 Posse, YoYo Mundi, Banda Bassotti, Mau Mau, Sepe, Anarchistes,.. Il brano di Marco "E io sono qui"- Lettera di un Carabiniere a Liberazione è stato citato come uno dei più interessanti e diversi in quasi tutte le recensioni apparse su Repubblica Musica, Il Mucchio Selvaggio, Rockerilla, Alias, Repubblica, L'Unità, Il resto del Carlino, e moltissimi siti Internet. Il Cd è stato trasmesso da Radio Popolare, Controradio e altre. Il regista Max Franceschini ha posto la canzone di Marco come sigla finale del suo film “Genova Causa manifestazione". Ultimamente Chiavistrelli è apparso anche su Tele Lazio per uno spettacolo su Carlo Giuliani e ha fatto concerti con Nomadi, Ed Gherard (uno dei più grandi chitarristi viventi),Casa del Vento, Les Anarchistes, Bobo Rondelli, Gang, luigi Grechi, David Riondino, Carlo Monni, Pardo Fornaciari, Sabina Guzzanti (2 volte) etc.. esibendosi tra l'altro al Social Forum di Firenze e il 20 luglio a Genova negli ultimi 3 anni.. Radio “Voce Camuna” di Brescia ha inserito in classifica il cd di Marco tra i più stimati e ascoltati..Ci sono vari siti internet che parlano di lui con schede, recensioni, testi (“Repubblica pisana”, “voce camuna” Brigata Lolli..)
Nell'ultimo CD compaiono Nicola Toscano dei Les Anarchistes (che ha curato anche la produzione) Davide Giromini alla fisarmonica e Roberto Giuliani (zio di Carlo) alle tastiere. Il cd oltre a "E io sono qui"(lettera di un carabiniere a liberazione) e "Il branco" sulla repressione a Genova, contiene "Asunna" e "Little Big horn" scritti dopo l'ultima guerra in Irak, "La canzone del Bambino afgano" e "Profughi" ispirate dal problema delle popolazioni violentate dalle guerre e dalle mine, "Fratello nero" dedicata ai fratelli neri emigrati in Italia soffocati da un razzismo ora latente ora chiaro, "A migliaia ogni mattino muoiono" scritta dopo l'11 settembre e la vergognosa diversità di considerazione della vita,della morte e della sofferenza tra il nord e il sud del mondo, e altri brani per 74 minuti di musica dove Marco ha condensato con il suo stile particolare le canzoni degli ultimi anni , tutte più o meno re-ispirate (quasi a chiudere il cerchio con la prima parte più politica della sua carriera) da fatti sociali, quasi a voler dire che non ci può essere liberazione personale e autentica felicità senza liberazione di tutti e per tutti, e senza condividere lo strazio e la sofferenza degli altri in un contesto di autentica eguaglianza. Il Cd è trasmesso per ora (dato che Chiavistrelli ha tempo ed energia limitate per proporre il suo CD, per il lavoro, non avendo case discografiche o promoter..) comunque da Radio Popolare, Radio Carrara, Radio Voce Camuna, Radio Cantù. Il CD è stato recensito in modo positivissimo da Mucchio Selvaggio, Liberazione, Il Tirreno, Il Grande Vetro, e i Gang che lo hanno definito bello, lo sentiamo vicino e la chiave umanistica con la quale Marco Chiavistrelli apre la porta sui Tempi moderni ci piace tanto e lo fa "Toscano" come Padre Balducci, Davide Lazzaretti.." ne inseriranno una canzone in una prossima compilation che produrranno.
Marco, che è nato a Larderello in Toscana 50 anni fa lavora come operaio-tecnico, di quelli col problema del riconoscimento dell'amianto avendone contratto anche una correlata patologia.., a riguardo ha condotto una battaglia individuale durissima, utilizzando interventi pubblici e volantini, tra cui una poesia "Sepolcri d'amianto", distribuita nella fabbrica e nel territorio, che ha generato una forte reazione emotiva. In seguito a questo, 200 persone, tra cui lui! hanno avuti riconosciuti i benefici previdenziali spettanti che non venivano concessi attraverso la falsificazioni dei curricola di lavoro!
Da un po' di tempo si è reiscritto all'università per approfondire a livello storico le origini profonde delle disuguaglianze e delle ingiustizie del mondo e del cosiddetto "terzo mondo". Si è appena laureato col massimo di voti con una tesi sul cammino dell’uomo e il sottosviluppo. Spera con i concerti, e con questo CD (anche con eventuali distribuzioni recensioni etc..che ci potranno essere), di poter giungere a un pubblico più numeroso a cui poter lanciare e cantare i suoi messaggi.
Chiavistrelli fa anche spettacoli che potremmo definire “inusuali”, come dentro il Carcere di Volterra, uno dei più belli e commoventi che abbia fatto, (ci sono stati momenti di feeling entusiasmo e di "rabbia" da parte dei detenuti inimmaginabili), o un altro per Emergency a Follonica all’apertura di uno stabilimento balneare attrezzato anche per diversamente abili, un altro tra gli ultimi in una centrale Enel a Radicondoli tra gli operai.. con entusiasmo alle stelle.... e poi tante feste popolari, spettacoli per le Università della Terza Età, Centri Sociali, Scuole, Feste di Liberazione, Emergency, Club, Chiese Battiste.. con apertura e disponibilità a chiunque voglia creare e ascoltare voci nuove e profonde. Scrive anche poesie, pubblicate su numerose riviste e alcune raccolte di poeti contemporanei, o distribuite in modo “militante e provocatorio direttamente al pubblico!( es. sulla guerra, l’amianto) e fa conferenze di storia e sul nesso tra letteratura e società.
Sta per pubblicare un romanzo “Credo nel vento” con un capitolo del quale è giunto secondo alla ventitreesima edizione del Premio letterario Franco Bargagna organizzato dal Circolo Piaggio a Pontedera. Il romanzo parla di mare, handicap, sociologia, amianto, fatti di Genova, rapporti di potere, mobbing.., psicologia, natura..alternativa esistenziale.
Chiavistrelli è esperto infine di storia africana, ed esegue (es. in scuole, università per anziani e per chi altro è interessato) una sorta di spettacolo-conferenza sull'Africa, descrivendone con interventi e canzoni storia origini e problematiche della drammatica situazione attuale, che a suo avviso costituisce il nodo morale e fondamentale del nostro tempo e delle nostre future scelte. L'Africa è nel cuore e nelle foto del suo ultimo CD.
Con il memorial Bandelli che Marco ha organizzato a Pisa dal 2001 al 2006 si è coagulato un nucleo di vecchi e nuovi interpreti della canzone impegnata (Gang, Casa del Vento, Del Sangre, Chiavistrelli, Fornaciari, Rondelli, Parodi, Grechi, Lega, Manfredi, Del Giudice, Giromini, Anarchistes, E.Bandelli..) che intorno a Chiavistrelli e Fornaciari lascia intravedere la rinascita di un movimento musicale alternativo e alla mano per modi spese e atteggiamenti, ricco di impegno e cooperazione reciproci con concerti, CD partecipazioni collaborazioni scambi amicizia etc.., e che cerca di creare sensibilità e cultura musicale anche dal basso oltre che in concerti più tradizionali.
Nel 2008-2009 ha fatto molti spettacoli in Toscana ma anche a Roma, Latina.. collegati movimenti e tematiche legate alla sicurezza sul lavoro le morti bianche le patologie asbesti che, cantando in decine di convegni conferenze assemblee di lavoratori dell’Aiea (ass. ita. Esposti amianto) e di comitati. Sta uscendo “La Cooperativa vapordotti” singolo che narra la storia impressionante di una piccola cooperativa di 20 persone demolita dall’amianto (18 morti e due malati). La canzone sarà fatta circolare da comitati associazioni giornali sindacati e radio e da chi ritiene che anche le storie oltraggiate e dimenticate debbano tornare almeno a far risuonare la propria voce oltre le barriere dell’ingiustizia e dell’indifferenza complice.. Fa anche recital più “musicali” dove alterna canzoni e strumentali chitarristici.