Quando Josè Martí, poeta e rivoluzionario cubano della seconda metà del XIX secolo, parlò di “Nuestra America”, riferendosi al territorio che dal Rio Bravo si estende sino alla Patagonia, volle, con questa definizione, contrapporre, già allora, all’imperialismo “yankee”, l’unità degli oppressi del continente latinoamericano.
Nel termine “Nuestra America” si condensa quindi la visione globale della lotta, la coscienza che il popolo cubano, aldilà delle fittizie frontiere tracciate dai padroni di ieri e di oggi, è fratello di quello cileno, di quello argentino e di qualsiasi altro popolo dell’America Latina.
Il gruppo, con la scelta di questo nome, ha voluto sottolineare il suo preciso impegno nel portare, a chi lo ascolta, attraverso la canzone, le esperienze di lotta di un continente fatto oggetto, da secoli, del saccheggio più sfrenato. NUESTRA AMERICA
Componenti del gruppo: Roberto Bendo, Maurizio Piva, Sandro Cadel, Flavio Rossini, Gianni Prosperi, Pino Iasella, Giorgio Casalotti.
Era l’anno 1973 cui risale l’incontro tra noi ed il gruppo “Nuestra America”. Noi, allora, ci si proponeva di rilanciare la nostra attività dopo gli anni di entusiasmo e di lotta a favore di Cuba e contro l’imperialismo, dopo i giorni funesti, ma di grande passione, per la morte di Ernesto “Che” Guevara. Il gruppo “Nuestra America” - che allora non aveva ancora un nome - disponeva solo di due chitarre e di un piccolo bongo, ma aveva una grande volontà politica di cantare le canzoni rivoluzionarie e popolari cubane, mantenendo vivo e ritrasmettendo un messaggio, in particolare alla gioventù. La scarsità di mezzi finanziari e tecnici non ci impediva di essere insieme sulle piazze, nelle cooperative, nelle scuole, alle feste de L’Unità e de L’Avanti!, nei circoli culturali, alle serate internazionaliste, alle manifestazioni per la pace (non dimentichiamo che a quell’epoca era in corso la “sporca guerra” in Vietnam). “Nuestra America” forniva le sue prestazioni nelle manifestazioni popolari senza compensi, bastava al gruppo un panino per sfamarsi, dopo una giornata di lavoro, ed il rimborso delle spese per la benzina, se il servizio era fuori Milano. Tuttavia gli impegni ogni anno aumentavano. Era quindi necessario arrangiarsi per avere più strumenti e adeguati impianti tecnici. Lo dissero anche i componenti del gruppo cubano “Los Papines” durante la loro tournée a Milano, quando regalarono un “vero” bongo a Maurizio! Con il “golpe” fascista in Cile, la canzone rivoluzionaria e popolare latinoamericana divenne, per tutti i gruppi musicali e per la gioventù, una bandiera di lotta contro il fascismo e l’imperialismo, per la solidarietà con i popoli. “Nuestra America” – in quel periodo assunse il suo nome ufficiale – si adeguò al momento politico ed arricchì il suo repertorio per essere, ancora una volta, presente nei grandi momenti di mobilitazione democratica. Ma sempre mantenne la sua caratteristica di fondo: quella di essere un gruppo di impegno culturale-politico, e non di consumo commerciale. Forse anche per questo ha resistito ed ha continuato, mentre altri gruppi musicali non professionisti si sono volatilizzati o “commercializzati”, perdendo le loro caratteristiche ideali per le quali erano sorti.
Meglio attrezzati, più preparati, collegati con l’Associazione di amicizia Italia-Cuba – pur nell’autonomia e nella diversità di essere – “Nuestra America” raccolse e continua a raccogliere larghi consensi. Il gruppo ha avuto anche la possibilità di visitare Cuba, esibendosi a La Habana con il gruppo “Moncada”, poi con altri all’Isola della Gioventù e, quindi, avere una particolare trasmissione, dedicata al loro impegno, a Radio Habana.
ASSOCIAZIONE LOMBARDA DI AMICIZIA ITALIA – CUBA