SurRealistas
Nelle loro vene scorrono Argentina e Sicilia, Pisa e Livorno…E persino un pizzico di Bosnia.
I loro cuori pulsano al ritmo delle clavi afroamericane, tra cumbia e son, MPB e bossanova…
E i loro sogni d’adolescenza, pronti a tornare alla riscossa, sono pieni di rock e psichedelia, cantautorato e letteratura.
I SuRealistas sono una vera band, come quelle dei tempi che furono. Nessun leader: il loro simbolo non è una piramide ma un cerchio, capace di racchiudere più idee, più voci e più colori.
«La vita è l’arte dell’incontro», diceva Vinícius de Morães: e dall’incontro tra tanti sogni è nato il sogno dei SuRealistas, popolato di canzoni originali e al tempo stesso radicate nella tradizione sudamericana.
Dopo due tour europei (tra Francia, Belgio, Olanda, Germania, Svizzera, Slovacchia, Slovenia e Ungheria), due album di inediti («SuRealistas» nel 2016 e «Canta» nel 2018) e tre videoclip («Canta», «Vida mía» e «Perro Desobediente»), le priorità dei SuRealistas sono chiare: tenere gli occhi sempre aperti sul mondo e i piedi sempre pronti a danzare.
Questa è la chiave del loro realismo, magico e surreale, ove «Sur» non significa solo Sudamerica ma anche sud del mondo e periferia, minoranza e diversità, una natura sull’orlo del collasso e un mondo che non sa bene dove va.
Il loro concerto è un inno alla vita, al canto e alla danza che difficilmente dimenticherete.

Line Up: Jeremías Cornejo: voce, chitarra, ukulele | Joaquín Cornejo: voce, tastiera | Agustín Cornejo: voce, chitarra elettrica | Mauro La Mancusa: tromba, percussioni | Gianni Valenti: sax tenore, percussioni | Matteo Bonti: basso | Pietro Borsò: batteria | Simone Padovani o Laura Falanga: percussioni
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