Kamal

Canzoni contro la guerra di Kamal

Carlo Bonomelli nasce a Breno nel 1982.
Cresce alla Scianica, periferia di Sellero, uno dei borghi più brutti d'Italia.
Della sua infanzia si sa poco o nulla. Si può ipotizzare che la cupezza del sobborgo e la dura vita da apprendista spella-cavi abbiano fatto accrescere in Carlo una forte sensibilità artistica.
Si iscrive al liceo artistico di Lovere e, preso il diploma, per essere sicuro di non avere un futuro nel mondo del lavoro, frequenta l'accademia di belle arti di Brescia.
Si laurea presentando come tesi un improponibile fumetto anarco-surrrealista-vilipiendo al decoro
che gli precluderà definitivamente ogni possibilità di trovare un'occupazione.
Nel 2007 fonda “Liberamente camuni”, associazione culturale a deficere che raccoglie nelle sue truppe l'elite beat camuna: artisti, tuttologi e noti frequentatori di bettole.
Con i lauti proventi del tesseramento e degli eventi dell'associazione, il cui apice fu un leggendario torneo di briscola a chiamata, Carlo, illuminato sulla via di Damasco ,sbaglia strada e finisce in Nepal.
Ribattezzato “Kamal” da un nugolo di ultraminorenni mandriane di vacche, inizia a comporre pezzi cantautorali.
Tornato in patria, trova subito un escamotage per schivare una qualsivoglia occupazione, se ne va in Spagna a coltivare sogni di chansonnier e a fare del bene.
Nella penisola iberica fra frequentazioni di tossici, fike modello Pamplona e poderose perfomance col flessibile, il giovane Kamal accresce la sua vena musicale.
Posseduto da deliri di successo e dallo spirito di Franco Califano torna a Sellero per sfondare definitivamente nel music-business, ma la nota ignoranza della fauna che popola il Sacro Camuno Impero fa sbollire quasi subito le ambizioni del nostro cantautore.
Sfoga le sue frustrazioni fingendo di gestire il noto “Baretto di Bienno”, localaccio malfrequentato sito sulle sponde del sacro torrente Grigna, epigono pulito del Gange.
Tra birre spillate, bagni rituali e lunghe conversazioni col guru biennese Mario Sigaretta, nascono le prime autoproduzioni di discreto successo seguite da numerosi concerti nelle zone limitrofe (in realtà quasi esclusivamente a Pisogne).
Fonda la sciagurata e indecorosa band avanguardista “Fratelli angoscia” durata lo spazio di due concerti e tanti insulti.
Alla fine del 2010 per oltre due anni si perdono le tracce di Kamal. Si verrà poi a scoprire che era emigrato in Australia ad allevare canguri e a far da ragazzo alla pari agli aborigeni.
Tornato in Italia con rinnovata linfa artistica e un mucchio di dollari australiani,produce finalmente il suo primo album ufficiale “La bacchetta magica e altre storie”, ultimo disperato tentativo di sfuggire al mondo del lavoro.
Si vocifera che per mantenersi faccia lo spogliarellista agli addii al nubilato sotto falso nome.