Collettivo Ginsberg è un progetto nato nel 2004. Per raccontare una dozzina d’anni per fatti sommari e avvenimenti ciclici è utile affrontare tre concetti: il termine collettivo definisce la pluralità delle persone, dei musicisti, degli artisti collaterali che hanno condiviso il progetto; il nome Ginsberg riflette la ricerca di uno stile letterario ben definito, con richiami a contenuti onirici e riflessivi, dalla poesia beat ai poeti dialettali romagnoli; la musica ha radici profonde e articolate, mulatte, guarda alla tradizione come fonte d’ispirazione per creare qualcosa di nuovo, liberamente, senza legami stilistici o di genere. Dal 2004 al 2010 la band – un quartetto, poi allargato – muove i primi passi e incide due dischi autoprodotti: I refuse to give up my obsession e Pregnancy.
Nel 2011 la formazione cambia e si apre una nuova fase e, dall’incontro col produttore Marco Bertoni, nascono le session di registrazione che daranno luce ai brani di De La Crudel † EP (CD, 2012) e Asa Nisi Masa (LP/CD, 2013) pubblicati dall’etichetta londinese Seamount Productions. L’obiettivo era lasciare alle spalle il solco di quella tradizione blues/autoriale in favore di un maggiore sperimentalismo che mettesse insieme da un lato un tappeto sonoro di matrice no wave/voodoo/jazz, dall’altro la tecnica del cut-up. Un mix che rende i dischi dei collage musicali e letterari, debitori verso quelle influenze beat/dadaiste da sempre care. Questa nuova fase di scrittura in italiano e dialetto romagnolo arricchisce di significato le musiche; i testi accostano brandelli di scritti originali a brandelli di altri autori così da assumere una nuova valenza descrittiva e semantica. Uno scrittore non possiede le parole più di quanto un pittore possieda i colori (William Burroughs).
Un debutto ufficiale che ha incuriosito pubblico e stampa: “Se i Doors fossero nati in questi anni e avessero scritto in italiano, probabilmente un loro disco suonerebbe così. Asa Nisi Masa va ascoltato attentamente e a volume importante.” (Rumore, 5/12/13).
Parole profetiche tanto che il Collettivo ha l’onore di interpretare The Celebration of the Lizard, arrangiata e proposta in italiano per l’evento in esclusiva nazionale con John Densmore: “The Jim Morrison Legacy” (24/04/2014, Università per Stranieri, Perugia). La Celebrazione della Lucertola – live, pubblicata ad ottobre 2014, chiude simbolicamente i primi tre anni del nuovo corso fatto di concerti, di strade, collaborazioni (Tim Roeloffs – Artworks, Alessandro Di Renzo – How To Cut Up Project), nuova gente e una punta di tv (Cool Tour Aftermidnite – RAI5). A febbraio 2015 iniziano ufficialmente i lavori per il nuovo disco (Tropico) che vedrà la produzione artistica affidata nuovamente a Marco Bertoni.