Chi da sempre è in viaggio nelle melodie e nei ritmi del ‘Piccolo Mare’ fino alle estreme propaggini mediorientali, è destinato a incontrare le assonanze, le comunanze, le interazioni e gli scambi. Con naturalezza i tre musicisti - il campano Nando Citarella (voce, tammorra, tamburello, bodhran, chitarra battente, marranzano), il laziale Stefano Saletti (voce, bouzouki, ûd, saz, lauta, chitarra, bodhran, krakeb), e l’iraniano, romano di residenza, Pejam Tadayon (voce, bamtar, setar, ney, ûd, saz, daf, bodhran, dubak) – propongono una palpitante mappatura sonora spazio-temporale. Il simbolo di questo crocevia di utopia culturale è il Cafè Loti di Istanbul, dirimpetto al Corno D’Oro, dove un tempo gli avventori, incontrandosi si scambiavano storie, vissuto e melodie. Una fabulazione sonora che le tre belle teste tessono con perizia, miscelando passato e presente, musica antica, stilemi colti e popolari, strutture modali mediorientali, ritmi tradizionali popolari dalla Spagna all’Egeo, passando dalle parti del Vesuvio.